VECCHI LEONI: GINO DI GALLO

Gino Di Gallo (col figlio Gabriele) quando giocava ed oggi.

A pensarci bene, forse, accanto al prosciutto di Sauris o agli “Esse” di Raveo, anche le punizioni di Gino Di Gallo, classe 1953, potrebbero essere annoverate tra le specialità della Carnia. Eh sì, perché quando si parla di punizioni, in Carnia, è impossibile non pensare a Gino. Una capacità sorprendente di prendere la porta, anche dalle posizioni più difficili: eppure, se glielo chiedete, nemmeno lui sa darsi una spiegazione di questa sua abilità. Che evidentemente deve essere innata, ma che è stata “aiutata” dalle sue caratteristiche fisiche (baricentro basso e un 41 e mezzo di piede in grado di garantire potenza e precisione) e dal consiglio (apparentemente banale, ma evidentemente efficace) che gli diede uno dei suoi primi allenatori, Mario Stroili, che gli disse semplicemente: “Quando tiri le punizioni, mira il portiere. Di certo non lo prendi, ma intorno, c’è tanta … porta!”. A tutto questo va aggiunto un esercizio costante alla fine di ogni allenamento, quando Gino si fermava per oltre mezzora a calciare punizioni, con i compagni che non erano poi così contenti di andare in barriera (a quel tempo le sagome ancora non esistevano).
Soffermarsi all’incredibile abilità di tirare le punizioni sarebbe riduttivo, perché lui aveva un’altra caratteristica di notevole spessore: il colpo di testa. Scelta di tempo, esplosività nei polpacci e la capacità di restare sospeso in aria ne hanno fatto uno dei colpitori di testa più forti nella storia del Carnico. Ma la cosa di Gino Di Gallo che forse sono in pochi a sapere è la sua natura di vincente: nel corso di una lunghissima carriera ha vinto qualcosa in ogni squadra in cui ha giocato! Ripercorriamola, dunque, questa carriera: giovanili con Real I.C , dove vince un campionato juniores, con alcune presenza nella prima squadra che a fine stagione otterrà la promozione nella categoria superiore. Nelle giovanili della Tarcentina si aggiudica il campionato juniores provinciale, con esordio in Eccellenza a 17 anni. Nell’ esperienza alla Gemonese è protagonista della promozione dalla Seconda alla Prima categoria, mentre a Tolmezzo sale di categoria al termine di un spareggio contro il Mariano del Friuli, anche grazie ad una buona dose di fortuna. Le due squadre infatti avevano chiuso la stagione a pari merito e per determinare la promozione si rese necessario uno spareggio, appunto, con gare di andata e ritorno: a Mariano finì 1 a 1, mentre nel retour match la sfida terminò a reti inviolate. All’epoca non esisteva la regola dei gol in trasferta e ci si affidò alla monetina che decretò la vittoria dei Carnici.
Dopo tanti gol e tante partite nei campionati regionali, il ritorno nel Carnico: prima ad Ampezzo, dove vinse due campionati, e poi l’approdo a Cedarchis, dove, ormai quarantenne, partecipò al successo del primo storico titolo giallorosso del 1994! Titoli di cannoniere e record di gol su calcio di punizione (il top con 13 in una stagione e 12 in quella successiva!). Eppure, proprio alla conquista di un titolo di capocannoniere è legato uno dei ricordi più amari della sua carriera: all’ultima giornata del torneo del 1990, si contendono il titolo di tiratore scelto lui e Stefano Micelli del Verzegnis. Il Cedarchis è impegnato in casa dei Mobilieri, in una partita che non avrebbe niente da dire per la classifica. Solo che l’anno prima c’era stato uno screzio tra Verzegnis e Mobilieri e la squadra di Sutrio decise di “vendicarsi” sul campo nel campionato dopo: Gino, in quella partita, realizzò ben 7 reti (tre delle quali su altrettanti calci di rigore che i “marangons” concessero con insospettata generosità …). In campo, Gino, non si rese conto, ma a mente fredda la cosa non gli fece piacere e quella vittoria nella classifica marcatori non gli diede una gioia particolare, anzi, quasi non la ricorda nemmeno. Anche perché lui era davvero un giocatore esemplare per correttezza e lealtà: pur non essendo tenero, in campo, rispettava sempre le regole e gli avversari. Anche sforzandosi, insomma, non riesce a ricordarsi di un gesto scorretto, anche se uno, forse, lo ha scovato: durante la gara del campionato Amatori (a proposito, Gino vinse anche qui: 3 campionati regionali e due secondi posti a livello nazionale) riempì di falli il suo ex compagno di squadra al Tolmezzo Guido D’Orlando, il quale, all’ennesima scorrettezza, prese il pallone con le mani e glielo tirò addosso: “Toh, mo’ – gi disse – giue tu, alore!”, prima di scoppiare in una risata frutto di anni di amicizia e stima reciproca. Celebri, sul terreno di gioco, anche i duelli con Fiorenzo Scarsini e Diego Mattia. Scarsini era forse l’unico giocatore che sapeva “tenerlo” sul piano fisico e i due si sgomitavano di santa ragione, senza colpi vigliacchi però. Più “morbidi” i duelli con il sutriese Diego Mattia, il quale soffriva la fisicità di Gino, costringendo il suo allenatore a cambiargli marcatore, con la scelta che cadeva quasi sempre su Enzo Marsilio, uno che se c’era da adoperare le maniere forti non si faceva di certo pregare! I segreti di una carriera così lunga? La serietà, l’impegno e … Marisa, sua moglie, che gli ha dato tre figli (Giulia, Alessia e Gabriele) ed una dimostrazione d’amore davvero forte, vista la passione con la quale lo ha accompagnato per tutta la carriera: lo seguiva in ogni gara e quando Gino squalificato non andava a vedere le partite, lei partiva da sola! Davvero una compagna esemplare per uno appassionato di calcio!

9 Comments

  • Posted 10 Gennaio 2017 20:09 0Likes
    by Massimo Gressani

    Un grandissimo del Carnico ,una bellissima persona mi ricordo appena arrivato a Cedarchis che finiva di riscaldarmi lui con i suoi i missili e se ogni tanto né prendevo una le mani erano calde per una settimana…Grande Gino

  • Posted 10 Gennaio 2017 20:42 0Likes
    by DAMIANO PLOZNER

    Fiero di essere suo nipote adottivo gran calciatore specialmente grande persona .. GINO un GRANDE

  • Posted 11 Gennaio 2017 21:06 0Likes
    by Mario Stentardo

    Cosa dire di Gino…….. 2 parole……grande giocatore e grande uomo.

  • Posted 11 Gennaio 2017 21:33 0Likes
    by Roberto

    Emozionato con un nodo alla gola nel vedere un’amico e compagno di tante battaglie in campo. Peccato che gli anni ci ha tolto un campione bello da vedere ,con tutto da imparare e di una semplicità esemplare. Ho bellissimi ricordi che al pensiero mi fanno sorridere, quando prima delle partite mi diceva: ” se vedi che ho io la palla ,comincia a correre te la metto a metà strada tra te e il portiere avversario”. Una cosa che ho notato, quando si accingeva a battere una punizione ovunque fosse il punto di battuta, se prima di prendere la rincorsa, batteva con la punta della scarpa il terreno, come un toro prima dell’attacco, sapevo che il tiro era destinato nello specchio della porta.Grazie Gino per avermi dato la tua amicizia sincera un’abbraccio ciao Roby

  • Posted 12 Gennaio 2017 11:20 0Likes
    by Daniele Di lenardo

    Ho avuto il piacere di lavorare con lui , grandissima persona .

  • Posted 12 Gennaio 2017 21:27 0Likes
    by Rino

    Senza dubbio un mito da tenere come esempio, una persona d’altri tempi , un giocatore che avrebbe meritato palcoscenici di alto livello , averlo avuto accanto e condiviso sia calcisticamente che umanamente è stata una grande fortuna , attualmente nonostante qualche problema fisico rappresenta la dirigenza dei colori giallorossi. Grazie cannoniere .

  • Posted 13 Gennaio 2017 10:15 0Likes
    by carlo toson

    Queste sono le persone che rappresentano il Carnico. Allegria senza superficialità , coraggio senza tracotanza, forza senza prepotenza, lealtà senza fanatismo, intelligenza senza presunzione, e giocare ogni partita come se fosse il campionato del mondo. Grande, saggio Gino!

  • Posted 17 Gennaio 2017 21:37 0Likes
    by Manuele Ferrari

    Complimenti sinceri anche a Te Gino. Un grande del Carnico sia da giocatore che come uomo. Carismatico e sempre determinante sia singolarmente che nel tenere unito il Gruppo…Evviva Gino con la sua micidiale Bomba. …la Bomba. ..Mandi a tutti. Manuele Ferrari

  • Posted 3 Febbraio 2017 14:59 0Likes
    by Dario

    Ho avuto la fortuna nell’84 di fare degli allenamenti con lui nell’Ampezzo dove ha fatto il mister per alcune partite……. UN SIGNORE E UN BOMBER (DI RAZZA)

    GINO E DARIO (NON IO) ACQUISTI INCREDIBILI DELL’AMPEZZO

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