VINCENZO RADINA: «DOVREMO DARE IL 110% PER RESTARE IN PRIMA»

Per Vincenzo Radina guidare l’Arta Terme in Prima Categoria non è una novità assoluta: lo fece già nel 2016, quando subentro a Carlo Tomat, che diede le dimissioni a 6 partite dalla fine di un torneo che vide i termali retrocessi poi in Seconda. Stavolta, il “Vince” parte dall’inizio e da esperto di Carnico non si nasconde le difficoltà che dovrà affrontare.

«Siamo una squadra giovane – ci dice – e sappiamo benissimo che dovremo dare il 110% se vogliamo mantenere la categoria. Ma già dai primi allenamenti ho potuto constatare che c’è tanto entusiasmo e tanta voglia di lavorare da parte di tutti. I ragazzi mi sembrano tutti pronti a mettersi a disposizione e questo no può che farmi piacere».

Proseguire insomma la strada intrapresa lo scorso anno…
«Esattamente. Vogliamo dimostrare che il campionato dello scorso anno non è stato un caso, ma vogliamo dare continuità a quanto di buono fatto. Per questo assieme alla società abbiamo cercato di mantenere intatta il più possibile la rosa che avevamo, che aveva una sua identità tattica ed una sua fisionomia ben precisa».

Di certo però uno come Andrea Pasta, là davanti, vi mancherà.
«Un giocatore con le caratteristiche di Andrea non è facilmente sostituibile, per senso del gol, fisicità a capacità di assecondare il lavoro della squadra. Ma non siamo preoccupati, anzi, oltre ad essere orgogliosi di quello che sta facendo a Tolmezzo, speriamo di avere altri nuovi nomi da poter lanciare nei campionati maggiori».

Pochi nomi nuovi, ci pare di capire.
«Come dicevo, è rimasta in pratica l’ossatura dello scorso anno, a parte Andrea, ma abbiamo acquistato giovani di tutto rispetto come Riccardo Floreani, dal Tolmezzo, un ragazzo che secondo me può fare bene se si adatterà al nostro campionato, perché ha sufficiente qualità. Inoltre, speriamo di lanciare anche gente del nostro settore giovanile, per valorizzare gli sforzi della società, che non ha mai fatto venir meno l’impegno per puntare sul vivaio».

Ma radio mercato dice anche che sono arrivati due non proprio giovanissimi…
«Ho avuto la fortuna di poter aggiungere alla rosa, due amici, oltre che due ottimi calciatori, che sono convinto mi daranno una grossa mano nella gestione del gruppo, con la loro esperienza: Paolo Nieddu e Stefano Moro. Loro sono stati due pilastri della squadra che nel 2001 vinse l’ultimo scudetto dell’Arta».

E Vincenzo Radina cosa darà a questa squadra?
«Dal punto di vista tattico la squadra ricalcherà gli schemi dello scorso anno, anche perché mi pare che abbiamo dato buoni risultati. In un campionato come il nostro non ci si può inventare niente. Si cerca di trovare un modulo che tenga conto delle caratteristiche dei singoli. Ma cercherò di insistere su quello che ritengo l’aspetto più importante di un rapporto tra il mister e i suoi giocatori: trasmettere loro la passione che ho per questo sport. Quando la passione, l’impegno e la serietà diventano una costante credo che il resto venga da solo. Ecco, secondo me tutto il Carnico dovrebbe ritrovare un po’ di quella passione di una volta e tutti gli addetti ai lavori si dovrebbero far carico di questo messaggio. Si gioca per divertirsi, è vero, ma bisogna metterci il cuore! ».

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