Le pagelle della finale di Coppa

di MASSIMO DI CENTA

Ecco i voti dei protagonisti della finale di Coppa Carnia vinta dal Real sui Mobilieri.

MOBILIERI

Simone MORASSI 6 – non ha colpe specifiche sui gol: in occasione del primo è coperto e non vede partire il tiro di Scarsini, sul secondo è fuori dai pali, è vero, ma i suoi erano in comodo possesso palla e la frittata la combinano i suoi compagni.

CICUTTI 5,5 – non offre la solita impressione di personalità e ogni tanto va in affanno soprattutto quando dalla sua parte si trova a dovere affrontare gli esterni avversari che si sovrappongono in velocità. 

FIOR (dal 10’st) 5,5 – presidia con sufficienza la sua zona, ma il suo contributo in fase offensiva è davvero modesto, anche se lo schieramento della squadra negli ultimi minuti non prevedeva il suo apporto. 

ERMANO 6 – gioca solo un tempo poi lascia il campo per un problema fisico. Nei 45’ in cui resta in campo non fa cose memorabili ma nemmeno grandi errori.

SIMONE CONCINA 6 (dal 1’ st) se la cava di mestiere e per l’esuberanza fisica che non gli fa difetto. Spesso si trova a giocare in una difesa a… 1, quando la sua squadra cerca la rimonta, ma non vai mai in sofferenza.

CANDUSSIO 6,5 – diciamo che non ha i piedi per impostare l’azione, ma negli scambi in cui è impegnato nelle partenze da dietro se la cava. Nel secondo tempo, con l’ingresso di Concina, passa sull’out sinistro e fa il suo.

DEL LINZ 5 (dal 32’ st) – forse c’è troppo traffico di attaccanti e lui non trova mai il guizzo dell’opportunista che conosciamo: quando ci riesce, di testa, Maieron ha la bandierina alzata a segnalarne il fuorigioco.

DAVIDE MARSILIO 7 – è il migliore dei suoi, salvando spesso situazioni che potevano diventare pericolose. A un certo punto va fare addirittura il quinto attaccante ed in occasione di un angolo sfiora addirittura il gol.

DE AGOSTINI 5,5 – gioca la solita partita di grande aggressione ma a differenza di altre volte in questa stagione non riesce a rigiocare la palla con fluidità. Partecipa al pasticcio in occasione del secondo gol degli avversari.

D’ANDREA 6 – gioca una partita senza acuti, al termine di una stagione assolutamente positiva. I suoi strappi stavolta non producono granché, sembra un prosecco buono lasciato stappato …

VALLE 4,5 – non trova mai né posizione né ritmo e sbaglia anche appoggi all’apparenza semplici. La classica giornata no e forse un tributo troppo alto pagato all’emozione.

GUARINIELLO 5,5 (dal 1’ st) – è pieno di buona volontà ma trova pochi spazi per le sue giocate. Spesso lo raddoppiano e vive un pomeriggio non all’altezza delle sue qualità.

MICELLI 5,5 – mezzo voto in più per per la traversa scossa all’alba del match e per il gol che è da vero uomo di area di rigore. Poteva essere il gol che cambiava l’inerzia del match, perché arrivato al 116’. Così non è stato ma anche prima non era stato il solito Micelli, ingabbiato dalla difesa del Real.

MICHELE STRAULINO 5,5 – il pallone passa poco di suoi piedi e lui è uno che ha bisogno di un grande coinvolgimento per potersi esprimere. I troppo rilanci dei suoi compagni lo penalizzano e quando il pallone esce, con fatica, dalle retrovia è braccato a vista. 

GABRIELE STRAULINO 4,5 (dal 22’ st) – perde palla in maniera ingenua in occasione del gol di Veritti, scontrandosi con De Agostini. Dopo non si riprende più, sbagliando troppi passaggi e cercando spesse soluzioni difficilmente attuabili.

SERINI 5,5 – realizza il gol che porta ai supplementari e all’ultimo secondo dei tempi regolamentari si divora il gol del vantaggio, dopo esserselo costruito con uno spunto sontuoso all’interno dell’area. Prima e dopo più fumo che arrosto: si accende e si spegne subito anche perché spesso lo raddoppiano e gli tolgono spazio.

GILBERTO BUZZI (allenatore) – sicuramente non aveva preparato la partita così; la sua squadra gioca quasi a memoria, ma in questa finale si è visto raramente. Ha provato a giocarsela con 5 attaccanti, rischiando l’impossibile. Gli è andata male.


REAL

SIMON CONCINA 8 – prestazione da incorniciare: a parte il rigore della serie  parato a De Agostini, sfodera almeno un paio di parate mostruose ma soprattutto trasmette grande fiducia ai compagni: ragazzi, tranquilli, qua dietro ci sono io.

LORENZO MARTINI 7 – gioca una partita di grande intensità e sostanza, denotando una personalità non scontata alla sua età. Disinnesca quasi sempre Serini, non uno qualsiasi.

CECCONI sv. (dal 26’ st) non doveva giocare: Marini lo ha mandato in campo ma è durato poco più di un quarto d’ora, poi deve arrendersi.

DI GLERIA 6 (dal 6’ pts) – offre corsa e fisico quando i suoi compagni soffrono un po’.

BELLINA 6,5 – tanta generosità e abbastanza intraprendenza. Il suo dinamismo a volte lo ha portato a perdere un po’ di lucidità, ma ha disputato una buona finale.

BERTOLINI 7 – è stato uno dei più attivi nei raddoppi, soccorrendo i compagni in difficoltà. Ha speso qualche fallo quando c’era bisogno e ha coperto la sua zona di competenza con acume tattico e presenza fisica.

TORMO 6,5 – aveva iniziato decisamente maluccio, poi però non si è abbattuto e la sua prestazione è andata in crescendo, lasciando poco agli avversari.

MORI 6,5 – il capitano tradisce raramente e di certo non poteva farlo oggi: essenziale, pulito, concentrato anche quando i Mobilieri hanno prodotto il massimo sforzo.

MAZZOLINI 6 – ha coperto la sua fascia di competenza senza tanti fronzoli, facendo sempre la cosa giusta, anche quando ha arretrato il suo raggio d’azione da estero basso.

SCARSINI 8 – assieme a Simon Concina, l’uomo del match. Il gol è solo una delle mille cose fatte (e fatte bene…): corsa, sostanza, lucidità senza strafare. Ha giocato semplice come fanno i grandi giocatori. E’ uscito stremato.

PEPE 6 (dal 35’ st) 6 – rispetta le consegne dettategli da Marini, senza strafare e senza rischiare nulla.

BONFIGLIOLI 7 – sostiene quasi da solo il peso dell’attacco biancorosso. Non segna e non crea grandi occasioni, ma allunga la squadra, prende falli e nasconde la palla per far respirare la difesa.

VERITTI 7 (dal 14’ pts) – arriva a partita iniziata per motivi di lavoro. Poi, come gli ospiti di riguardo che arrivano in ritardo, fa una cosa importante: il pallonetto chilometrico col quale beffa Simone Morassi in occasione del gol del 2 a 1.

STEFANO SELENATI 7 – partita totale di “Tic”. Regala i soliti sprazzi di qualità, ma ci aggiunge una generosità che non sempre sanno esprimere quelli che hanno talento come lui. Lo abbiamo visto rinviare di testa nella sua area di rigore e partecipare alle barricate quando l’assalto degli avversari lo richiedeva.

MENTIL 6 – gioca con qualche acciacco ma non tira mai indietro il piede e quando può cerca di pungere in avanti. Si arrende al dolore e alla stanchezza poco dopo l’ora di gioco.

NASSIMBENI 6 (dal 18’ st) – se ne sta dove gli ha detto il suo allenatore. In un paio di circostanze ha spazio davanti ma non lo sfrutta a dovere. Suo il rigore della festa.

FRANCESCO MARINI (allenatore) – non era in panchina perché squalificato, ma evidentemente aveva preparato bene la partita. I suoi sapevano sempre cosa fare e quasi mai hanno perso equilibrio e lucidità. Insomma, su questo Real che vince c’è decisamente la sua impronta.


Arbitro LOSTUZZO 7,5ben coadiuvato dai suoi assistenti sbaglia davvero il minimo: forse risparmia qualche giallo, c’è il dubbio su un intervento ai danni di Ermano e i 9′ di recupero nel secondo tempo sono apparsi davvero esagerati, ma dirige con autorevolezza e identico metro di giudizio, lasciando giocare e dando l’impressione di averci visto giusto nei pochi episodi dubbi. Nel contesto di una partita sostanzialmente corretta ha gestito alla perfezione le situazioni in cui occorreva tatto.

(foto di Alberto Cella)

 

 

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