Zero gol e poche emozioni nella supersfida di Cavazzo

CAVAZZO – MOBILIERI 0-0

CAVAZZO: Gressani, Valent, Lestuzzi, Coradazzi, Di Biase, Miolo, Matteo Selenati (1’ st Burba), Tosoni (29’ st Venuti), Ferataj, Cescutti (29’ st Brovedan), Copetti (23’ st Cimador, 39’ st Dionisio).  A disposizione: Gritti, Sferragatta, Danna e  Urban. Allen. M. Chiementin.
MOBILIERI: Di Vora, Costantinis, Cicutti, Candussio, Davide Marsilio, De Agostini, Serini, Moser (11’ st D’Andrea), Luca Marsilio (28’ st Del Negro), Damiano Marsilio, Del Linz. A disposizione: Simone Morassi, Christian Marsilio, Fumi, Nodale, Alessandro Selenati, Andrea Morassi, Straulino. Allen. G. Buzzi.
Arbitro: Canci di Tolmezzo.
Note: ammoniti Moser, Miolo, Serini e Cimador. Angoli 5 a 0 per il Cavazzo.

di MASSIMO DI CENTA

Nelle sfide di vertice succede spesso che alla fine la paura di perdere abbia il sopravvento sul provare a rischiare per vincere. Cavazzo – Mobilieri non è sfuggita alla regola e così lo 0 a 0 finale è la logica conseguenza di una partita giocata benissimo dal punto di vista tattico, con i rispettivi difensori che hanno saputo imbrigliare le punte avversarie. Ci sarebbe voluto il guizzo imprevedibile di qualcuno, la giocats decisiva su una palla inattiva ed invece non è successo nulla di tutto questo e alla fine Gressani e Di Vora hanno riposto nel borsone una pio di guanti pulitissimi. Non si ricorda una sola parata degna di questo nome, con l’ordinaria amministrazione che ha trovato nel caldo pomeriggio cavazzino puntuale applicazione. All’inizio sembrava che le due squadre volessero anche giocarsela con le loro armi migliori: giro palla da dietro, fraseggio a centrocampo e ricerca delle punte. Poi, passato un po’ di tempo, con i rispettivi avversari che non affondavano il pressing si è passati al  meno nobile e meno rischioso lancio lungo. La nostra analisi non deve essere letta in chiave critica, perché l’importanza del match giustificava questo eccesso di prudenza. Ma il confronto ha detto cose importanti, che di sicuro non saranno sfuggite ai rispettivi allenatori: Chiementin e Buzzi, insomma, possono ritenersi soddisfatti della solidità evidenziata dalle loro compagine, dalla capacità di sapersela giocare alla grande dal punto di vista tattico e di come i giocatori sappiano tradurre sul terreno di gioco quanto impartito. Sarebbe servito un gol e allora forse la gara si sarebbe sbloccata, come succede in questo tipo di confronti. Tiri di una certa pericolosità verso la porta se ne sono visti davvero pochi: una rovesciata stilisticamente perfetta ma imprecisa di Ferataj, una sforbiciata dello stesso Feretaj dal limite con palla alta sopra la traversa e un conclusione di Luca Marsilio lontanissima dai pali di Gressani. Alla fine siamo sicuri che il risultato sia stato accolto benissimo nel Comune di Villa Santina, perché vincendo i lori incontri Villa e Folgore hanno accorciato le distanze dal vertice.

(foto di Alberto Cella)

 

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