Cavazzo dimentica la Coppa e resta a punteggio pieno

CAMPAGNOLA-CAVAZZO 1-3

GOLpt 13’ Iob; st 5’ Cescutti, 10’ Ferataj, 45’ Selenati.
CAMPAGNOLA: Santuz, D’Argenio, Miserini (41’ st Venchiarutti), Casco, Zucca , Pignata (25’ st Fabro), Marko Ilic (15’ st Machì), Ludovico Copetti, Iob, Paolucci, Baschino ( 17’ st Stefan Ilic). A disposizione: Pellizotti, Marano e Liberale. All. Massimo Marangoni.
CAVAZZO: Tion, Pugnetti (32’ pt Dell’Angelo, 32’ st Spilotti), Cimador, Urban, Miolo, Di Biase (17’ st Sferragatta), Gallizia, Brovedan (28’ st Selenati), Cescutti, Matteo Copetti (23’ st Ursella). A disposizione: Bazzetto, Migotti, Nait e Donisio All. Mario Chiementin.
Arbitro: Russo sez. Basso Friuli.
Note: ammoniti Zucca e l’allenatore del Campagnola Marangoni. Angoli 6 a 6. Recupero: 2’ + 4’.

di MASSIMO DI CENTA

GEMONA DEL FRIULI Ci mette un tempo intero il Cavazzo a levarsi di dosso la ruggine e qualche piccolo impaccio dovuto all’eliminazione di Coppa di mercoledì scorso, ma alla fine vince, con merito, una partita che non si era messa bene.
Lenta e senza grandi idee, la formazione viola iniziava al piccolo trotto e dopo nemmeno un quarto d’ora era già sotto: Paolucci dalla trequarti calciava una punizione sul lato destro dell’area, verso il liberissimo Marko Ilic che di testa rimetteva al centro, a ridosso dell’area piccola, dove Iob prima controllava e poi poteva infilare il gol del vantaggio. Dalla dinamica si può intuire come le responsabilità della difesa viola siano piuttosto evidenti. L’undici di Chiementin non sembrava in grado di reagire, anche perché si trovava di fronte un Campagnola che Marangoni aveva disposto in campo in maniera quasi perfetta: lucida, organizzata e più reattiva, la compagine gemonese era sempre attenta a chiudere le linee di passaggio (ottima prova di Ludovico Copetti in fase di interdizione) costringendo gli avversari a cercare la porta solo da lontano. E quando potevano i locali provavano anche a ripartire, creandosi un paio di situazioni favorevoli. Il Cavazzo vivacchiava, in attesa di un cambio di rotta, di un’idea o di una giocata dei suoi tanti elementi. Ma nel primo tempo questo non succedeva ed il vantaggio gemonese insomma appariva assolutamente legittimo.

A inizo ripresa, in 10’, i campioni la ribaltano: Matteo Copetti ha un brillante spunto sull’out di sinistra prima di mettere in area dove Cescutti, sotto misura, tocca di esterno destro in porta il gol del pareggio. Cinque minuti più tardi il sorpasso: un pallone lanciato in avanti vedeva Cescutti prolungare di testa per premiare lo scatto di Feratj. Il numero nove viola reggeva botta nel corpo a corpo in velocità con Miserini, e appena in area, da destra,  infilava il vantaggio con un diagonale sul palo lontano. A quel punto si aveva la sensazione che difficilmente il Cavazzo potesse farsi raggiungere: Chiementin metteva mano alla sua ricca panchina immettendo forze fresche, utilissime dopo le fatiche di quattro giorni fa e anche in considerazione dei 28 gradi che riscaldavano il “Goi”. Marangoni, dall’altra parte, intuiva il comprensibile calo dei suoi ma tra i rimpiazzi non poteva avere la stessa qualità. I gemonesi così piano piano sparivano dalla gara, anche se all’interno di una mischia furiosa nell’ara viola potevano trovare un tocco per il pari. Era l’unico pericolo costruito dopo lo svantaggio, mentre il Cavazzo era in grado di costruirsi almeno tre occasioni per il raddoppio, ma l’imprecisione di Ferataj e la traversa piena colta da Spilotti lasciavano il punteggio in bilico fino al 90’, quando Selenati siglava il 3 a 1 chiudendo i giochi.

(foto Madice)

 

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