Prima: Cavazzo senza problemi, colpo dell’Arta, buon punto per il Villa

di MASSIMO DI CENTA

In Prima Categoria, le prime tre vincono tutte e quindi cambia poco, se non il fatto che si accorcia il conto alla rovescia del Cavazzo per festeggiare uno scudetto già blindatissimo, comunque. I viola, come era ampiamente prevedibile hanno strapazzato l’Illegiana, che con questa sconfitta (la sedicesima su 17 partite) saluta la massima divisione del Carnico anche con l’avvallo matematico. Al Cavazzo (che con 8 punti nelle ultime 5 giornate si renderebbe irraggiungibile), da lontano, risponde il Real, che comunque ha il suo bel da fare per venire a capo di una Pontebbana in vantaggio fino a 20’ dalla fine e poi piegata dalla doppietta del sempre più convincente D’Aronco, che alle doti di difensore ha aggiunto anche quelle di insospettabile goleador (è già a quota 4). Bella la partita tra Cedarchis e Mobilieri, vinta dai giallorossi che non demordono nel loro inseguimento al secondo posto. Sugli altri campi si è giocato per la salvezza e in quest’ottica il risultato più importante è quello dell’Arta che è andata a vincere largo in casa del Campagnola. Un successo importante quello dei rossoblu, che ha tolto un po’ di valore al pareggio strappato dalla Velox ad Amaro. I gialloblu erano in vantaggio fino al 90’ e vedersi sfuggire la vittoria in una partita in cui non segna Maggio (un evento!) deve aver avuto il sapore della beffa. Il Villa, naturalmente, accetta di buon grado il pareggio nel derby con la Folgore, che gli consente di ampliare a più cinque il distacco dal terzultimo posto.

IL PROTAGONISTA. La doppietta realizzata al “Goi” regala a Davide Belgrado l’etichetta di protagonista della giornata. Una carriera a volte ridimensionata da una discontinuità di rendimento che è un po’ il marchio di fabbrica di quelli come lui, genio e sregolatezza, ma quando si accende, il genio, è di quelli che fanno la differenza. Come nella trasferta di Gemona, dove è tornato da ex dopo qualche anno. Quarant’anni tra poco più di un mese, ma evidentemente la classe non invecchia!

(nella foto di Andrea Citran, una fase di Real-Pontebbana)

 

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