di MASSIMO DI CENTA
Riparte il San Pietro per la nuova avventura in Terza Categoria, che vede i viola in cerca di che cosa? Lo chiediamo al riconfermato Nicola Pontil, che resta saldo sulla panchina della quadra che lo scorso anno seppe comunque concludere la stagione in maniera dignitosa.
«Il fatto di essere stato riconfermato – ci dice – mi ha fatto piacere. Significa che evidentemente la società è rimasta soddisfatta del mio lavoro. E non era semplice la ripartenza, in un ambiente, comunque, dove l’entusiasmo non è mai venuto meno».
Soddisfatto del gruppo che la dirigenza ti ha messo a disposizione?
«Direi di sì, anche se, per motivi vari, dovremo fare i conti con qualche defezione rispetto all’organico dello scorso anno. Diciamo che il blocco è rimasto quasi per intero e in più, accanto a sei elementi del 2007, che andremo gradualmente ad inserire, sono arrivati giocatori in grado di far lievitare il livello. Mi riferisco al bomber Alessandro Cesco, un ritorno (14 reti nell’ultimo campionato col San Pietro in Seconda Categoria nel 2019, ndr) e altri due nomi provenienti dal campionato regionale veneto, vale a dire Thomas Roselli, con esperienze nel Domegge e nel Comelico, e il giovane attaccante Gianluigi Del Favero, con trascorsi nelle giovanili del Cadore prima di un periodo di inattività per motivi di studio».
Ambizioni alla vigilia?
«Più che ambizioni, che magari potrebbero arrivare a campionato in corso, l’obiettivo principale è quello di creare armonia con i giovani che si affacciano alla prima squadra. Innanzitutto pensiamo a divertirci, perché il calcio resta, prima di tutto, un gioco, specialmente ai nostri livelli».
Un occhio ai risultati lo darete, però?
«Chiaramente si lavora anche per quello, ci mancherebbe. Per prima cosa, vogliamo migliorare il risultato dell’anno scorso e cercare di lottare per le posizioni di vertice, ben consapevoli che la continuità è il segreto di Pulcinella per tale scopo».