CAVAZZO-CEDARCHIS 1-3
GOL: pt 24’ Gollino; st 26’ Gallizia, 37’ Tomat, 88’ Carew.
CAVAZZO: Cragnolini, Gherbezza, Cimador, Miolo, Lestuzzi (41’ st Zanon), Sferragatta 24’ st Di Biase), Nassivera (28’ st Dell’Angelo), Valent, Cimenti, Cescutti (14’ st Gallizia), Bego. A disposizione: Angeli, Zanon, Luca Micelli, Ferataj, Samuel Micelli, Copetti. All. Manuel Sgobino.
CEDARCHIS: Del Negro (1’ st De Giudici), Candoni, Drammeh (9’ st Carew), Ilic, Di Lorenzo (13’ st Fabiani), Faccin, Puntel, Zancanaro (28’ st Alberganti), Gollino, Alessandro Radina (1’ st Sanchez), Fantin (18’ st Tomat). A disposizione: Michael Puppis. All. Vincenzo Radina.
Arbitro: Fachin di Tolmezzo.
Note: ammoniti Di Lorenzo, Nassivera, Gherbezza, Faccin. Angoli 4 a 2 per il Cavazzo. Recupero: 1’ + 4’.
di MASSIMO DI CENTA
CAVAZZO CARNICO Vincenzo Radina e il Cedarchis si lasciano con una vittoria, quella che i giallorossi hanno ottenuto a Cavazzo e che permette loro di chiudere al primo posto del girone in questa prima fase di Coppa Carnia. Una serata davvero particolare, con Radina che ha vissuto l’ultima sua panchina giallorossa (sulla quale siederà Cristian Gobbi) con una partecipazione emotiva altissima ed una carica recepita benissimo dai suoi giocatori. Alla fine il ”Vince” è uscito dagli spogliatoi con gli occhi rossi e un groppo in gola grosso così, riservando parole al miele per la società che lo scorso anno lo volle fortemente. Finisce una bella storia, insomma, ma quella che potrebbe iniziare per il Cedarchis potrebbe essere bellissima, perché Radina lascia al suo successore una squadra giovane che sprizza qualità ed entusiasmo, un entusiasmo che pare aver contagiato anche i “vecchi”. Sgobino, con il passaggio agli ottavi già assicurato, opta, più che giustamente, per un turnover davvero massiccio che ha finito inevitabilmente per condizionare la manovra, rallentata spesso dall’ostinazione dei suoi a portare palla e favorendo così gli avversari sempre pronti a trovare le giuste contromisure. Il tecnico viola, però, può consolarsi perché qualcosa di buono ha intravisto: tenuta fisica e intensità, per esempio, non sono mai mancate e quelle volte che la squadra ha cercato il fraseggio veloce ha anche creato qualcosa. Dall’altra parte il “Ceda” (anch’esso con qualche assenza) ha giocato veramente bene: difesa attenta e ben coperta da un centrocampo sempre pronto a far filtro. Attacco che è vissuto sugli spunti di Alessandro Radina (che ha giocato solo un tempo per motivi di lavoro) e la fisicità di Gollino. Ed è stato proprio quest’ultimo dopo 24’ di poche emozioni a sbloccare il punteggio, mettendo in rete di testa una punizione di Ilic calibrata benissimo dalla trequarti. Una punizione di Sferragatta smanacciata da Del Negro dopo una deviazione in barriera e il palo colpito da Puntel dalla distanza sono le occasioni più nitide costruite dalle due squadre nel resto della frazione. Nella ripresa, più buone intenzioni che occasioni fino al 26’, quando Gallizia dai 35 metri sorprende De Giudici troppo fuori dai pali con una parabola perfetta. Una decina di minuti dopo, però, il “Ceda” torna avanti: un rasoterra dal limite di Alberganti colpisce il montante ma Tomat è bravo a ribadire in rete il tap in. Cimenti avrebbe la palla del pareggio ma non ci arriva di un soffio e così i giallorossi la chiudono al 43’, quando Carew (proprio uno dei ragazzi del Tolmezzo voluto da Radina) di esterno destro dai 16 metri manda il pallone nel sette alla sinistra di Cragnolini: un gol bellissimo. Al 90’, infine, De Giudici riscatta il mezzo errore sul gol subito sventando da par suo una conclusione a giro di Di Biase. È l’ultima emozione del match, poi ci sarà solo quella di Vincenzo Radina che abbraccia uno a uno i suoi ragazzi dopo il fischio finale. Adesso, negli ottavi, il Cavazzo troverà l’ Ampezzo in trasferta il 21 maggio, mentre il Cedarchis sfiderà la Val dl Lago il 4 giugno su un campo che sarà stabilito dal sorteggio.