Il Villa dei giovani batte un Cavazzo spento

VILLA-CAVAZZO 1-0

GOL: 4’ st Corva.

VILLA: Francesco Marzona, Moroldo, Arcan, Selenati, Alessandro Cimenti, Conni, Durante, Drecogna, Corva, Alessandro Marzona, Spilotti (37’ st Pochero). A disposizione: Amici, Floreani, Zorzi, Damiani, Miano, Flamia. All. Andrea De Francheschi.
CAVAZZO: Angeli, Gherbezza (12’ st Valent), Cimador, Miolo (19’ st Ciriaco), Zanon (30’ st Dell’Angelo), Di Biase (24’ st Francesco Cimenti), Ferataj (8’ st Copetti), Gallizia, Samuele Micelli, Cescutti, Nassivera (30’ st Lestuzzi). A disposizione: Cragnolini, Sferragatta, Bego. All. Manuel Sgobino.
Arbitro: Strazimiri di Udine
Note: ammoniti Conni, Zanon, Drecogna, Gallizia. Angoli 6 a 3 per il Cavazzo. Recupero: 5’ + 9’.

di MASSIMO DI CENTA

VILLA SANTINA Un pomeriggio di gloria per il Villa dei giovani che con merito batte un Cavazzo spento e senza tante idee. Davvero non fa una piega la vittoria degli arancioni che giocano esattamente la partita che devono giocare. Squadra umile, compatta, ordinata e piena di equilibrio, in cui si fondono le prestazioni dei suoi tanti giovani e il pelo sullo stomaco di chi ha qualche anno in più. Il successo degli uomini di De Franceschi è il frutto delle buone prestazioni di tutti quelli scesi in campo: Francesco Marzona fa bene l’ordinaria amministrazione (e per un portiere è già un merito), il 2007 Durante (all’esordio dal primo minuto) mette in mostra qualità e personalità, Alessandro Marzona ha i guizzi giusti e Corva, infine, oltre a segnare il gol decisivo risulta il migliore in campo per la capacità che ha di interpretare sia la fase offensiva che quella di contenimento. Alla linea verde si aggiunge il pragmatismo dei più vecchi, con Arcan, Moroldo e Conni che non vanno per il sottile e fanno sempre la cosa giusta. Dal punto di vista estetico il Villa non è bellissimo ma è un concentrato di umiltà e spirito di sacrificio. E il Cavazzo? Difficile rispondere. I piccoli campanelli d’allarme avvertiti in Coppa hanno trovato oggi conferma in una prova scialba: poca brillantezza, idee spesso confuse e qualche svagatezza hanno confezionato una partita in cui dal lungo possesso palla non sono mai nate situazioni veramente pericolose. Almeno domenica scorsa con la Viola le situazioni per segnare erano state tante, oggi decisamente no. Un lungo ruminare calcio senza mai trovare lo spunto o l’intuizione giusta e se domani le prime vincono il gap sale a 5 punti, che contano poco dopo solo due giornate, ma impongono ai viola di cambiare decisamente regime. Il tempo c’è, insomma, gli uomini anche e quindi non c’è assolutamente nulla di compromesso. Gli spunti di cronaca non sono molti e nel primo tempo le occasioni, da una parte e dall’altra, arrivano da palle inattive. Francesco Marzona, come si diceva, è bravo in qualche uscita ma non corre mai grandi rischi, come Angeli sulla sponda opposta. A inizio ripresa, il gol decisivo che nasce da un ottimo anticipo di Conni che sulla propria trequarti innesca Alessandro Marzona. La fuga sulla destra del 10 del Villa lo porta in area dove da destra scocca il diagonale che Angeli devia sul palo alla sua sinistra: Corva appostato nel cuore dell’area controlla rapidamente e infila l’estremo viola con una conclusione non potente ma estremamente precisa. Il Cavazzo prova a reagire ma non dà mai l’impressione di poter far male. Nemmeno i cambi apportati da Sgobino producono effetti e così il Villa, compatto e determinato, resiste ed anzi al 90’ avrebbe addirittura la possibilità di raddoppiare: Cimador in area trattiene e strattona un po’ Alessandro Marzona e Strazimiri decreta il rigore: lo stesso Alessandro Marzona però dal dischetto si fa ipnotizzare da Angeli che gli neutralizza il tiro in due tempi. Nemmeno il recupero extra large (ben 9’!) basta al Cavazzo: vince il Villa e lo fa con merito.

(foto di Alberto Cella)

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