VIOLA-ILLEGIANA 2-0
GOL: pt 22′ Ciotola, 35′ Marin.
VIOLA: Mianulli, Leonetti, Puppini, Federico Ursella, Pellizzari, Artico, Zekiri (13’ st Lazzara), Orlando, Ciotola, Marin (39’ Simone Fior), Sgobino. All. Angelo Dionisio.
ILLEGIANA: Graziano, Cacitti (30’ st Grassi), Adami, Carnir, Tosone, Miotti (8’ st Gabrieli), Rubén Iob, Banelli, Luca Scarsini, Matteo Iob, Candotti (1’ st Bassi). All. Giacomino Radina.
Arbitro: Riccardo Picco di Tolmezzo.
Note: espulso Sgobino all’8’st per doppia. ammonizione. Ammoniti Tosone, Gabrieli, Lazzara e Leonetti. Recupero: 2’+6’.
di ALESSANDRO FIOR
CAVAZZO CARNICO Nonostante la data non sia delle migliori per i più superstiziosi, venerdì 13 giugno 2025 è una data che ricorderanno a lungo a Cavazzo, sponda Viola, in quanto i ragazzi di mister Dionisio ottengono la prima storica vittoria nella massima serie del Carnico. Il successo della squadra di casa è meritato: una difesa solida e senza fronzoli, un centrocampo svelto nel recuperare i palloni da verticalizzare e il sacrificio degli attaccanti hanno superato un’Illegiana a tratti bella da vedere ma poco concreta nelle conclusioni.
E dire, però, che nei primi minuti gli uomini di Radina hanno confezionato due ottime palle gol: prima con il tiro centrale di Banelli, quindi una bella trama di Matteo Iob aveva liberato Candotti, il cui piazzato destro è finito troppo alto, per finire con un corner che ha creato alcune insidie alla difesa della squadra di casa. La Viola, passato lo spavento iniziale, inizia a prendere campo e ad impostare la manovra come nel caso in cui Marin sfuggiva via per le vie centrali, quindi l’assist per Ciotola il quale però stringe troppo la conclusione mancina uscita sul primo palo. L’azione sarà il preludio al vantaggio, quando Leonetti anticipa un avversario e serve Marin a centrocampo, abile ad avanzare e sfruttare lo spazio concessogli dalla difesa ospite e, arrivato al limite dell’area, serviree Ciotola, che piazza la palla all’angolino lontano sempre con il suo mancino. La reazione dell’Illegiana è affidata a una conclusione dalla distanza di Luca Scarsini dove è attento Mianulli a distendersi. La Viola, però, continua a premere e, prima del raddoppio, costruisce due buone occasioni con il tap-in a lato di Leonetti (servito perfettamente da Ciotola con un cross basso) e con Sgobino, che prova a saltare il portiere ma l’uscita bassa di Graziano impedisce il gol dell’attaccante locale. Al 35′ ecco il raddoppio con una incomprensione della difesa neroverde che permette a Marin, grintoso nel credere di poter recuperare la sfera, di trovarsi la palla a centroarea e con il sinistro appoggiare la palla in rete battendo Graziano. Prima della fine del tempo, un bel lancio di Cacitti prova a imbeccare Ruben Iob ma la sua conclusione viene murata.
L’Illegiana rientra in campo nella ripresa con un piglio più offensivo e un baricentro alzato e si guadagna un paio di palle inattive, pennellate al centro da Adami, dove si è sempre difesa bene la Viola grazie anche alla sicurezza delle prese del suo portiere. Dopo pochi minuti Sgobino viene espulso dall’incerto Picco per doppia ammonizione e gli ospiti provano ad approfittarne costruendo una interessante azione partita dai piedi di Tosone, che lancia sulla sinistra dove l’accorrente Adami entra in area e trova libero Matteo Iob, ma l’attaccante neroverde calcia centrale. La Viola si affida alle ripartenze in velocità dei suoi attaccanti e ai calci piazzati, come la punizione che Marin, da buona posizione, trova il guizzo in tuffo di Graziano. L’Illegiana recrimina anche per un calcio di rigore a seguito di un intervento con un braccio di Pellizzari su un tiro proveniente da fuori area, successivamente un diagonale potente di Luca Scarsini trova l’opposizione di Mianulli. Per l’ultimo quarto d’ora la Viola si difende con ordine, non rischia praticamente nulla e con Ciotola avrebbe la palla del terzo gol, che l’attaccante ex Tarvisio spreca clamorosamente. Poi resta solo da aspettare il triplice fischio di Picco e da stasera c’è una nuova squadra capace di vincere in Prima Categoria..
(foto di Alberto Cella)