di BRUNO TAVOSANIS
Ci sarà una novità particolare nella prossima stagione del calcio giovanile regionale. Al campionato Under 18, infatti, parteciperà anche il Cavazzo ed è la prima volta a questo livello di una società facente riferimento al Campionato Carnico. I viola arrivano dall’esperienza nel campionato provinciale U17, anche in quel caso un esordio assoluto, concluso con un significativo quarto posto nel suo girone, risultato superiore rispetto alle aspettative. Ora arriva un ulteriore step, con la partecipazione al Regionale, dove il Cavazzo affronterà Ancona Lumignacco, Buttrio, Cormonese, Corva, Fiume Veneto Bannia, Forum Julii, Muggia, Nuovo Pordenone 2024, Opicina, Tamai, Pro Fagagna, Sangiorgina, Santamaria, Spal Cordovado, Trieste Victory, Udine United e Unione Basso Friuli.
L’allenatore sarà Paolo Di Biase, già alla guida nella passata stagione dell’U17, che non nasconde qualche perplessità: «La società ha voluto dare continuità al lavoro dello scorso anno e ha fatto domanda di ammissione ai Regionali, accolta anche in seguito alla rinuncia di undici squadre – commenta -. A mio giudizio si tratta di un azzardo, perchè il gruppo è bello, ma non ha la qualità per affrontare un campionato di questo livello. Ho accettato di guidare la squadra perchè alla fine della passata stagione avevo promesso che sarei rimasto e ho mantenuto la parola, adeguandomi successivamente alle scelte della società».

Essendoci 18 formazioni, saranno 34 le partite previste: «Una bella sfida sia per i giocatori che per me – sottolinea Di Biase -. Partirò con il solito entusiasmo e tanta voglia di lavorare. E di lavoro da fare ce ne sarà molto, essendo previste delle retrocessioni. Mi auguro che la società non metta pressione».
Ci saranno prestiti provenienti da altre squadre del Carnico? «Sicuramente – risponde l’allenatore -. Ho fatto qualche nome, vedremo se ci sarà la possibilità di una collaborazione. L’unica certezza è che siamo già in 20, di conseguenza se arriverà qualche ragazzo sarà per rafforzare qualitativamente la squadra, non solo per fare numero».
Di fatto i ragazzi del Cavazzo arriveranno a maggio 2026 dopo aver giocato ininterrottamente per oltre due anni tra Carnico, Provinciale e Regionale. «Ai nostri tempi non ci ponevamo questi problemi – sorride Di Biase -. Ora magari sono meno abituati, ma ritengo non sia un problema. Forse ci saranno periodi nei quali saranno stanchi o meno in forma, ma ci sta».
Il Cavazzo giocherà sul campo di casa fino a quando le condizioni climatiche lo consentiranno, difficilmente oltre il mese di ottobre. Poi si valuteranno altri terreni di gioco, a partire da quelli di Tolmezzo e Amaro, senza tralasciare l’ipotesi Trasaghis, che però al momento è la meno probabile. Le partite sono previste sabato pomeriggio.
Sulla possibilità che in futuro il Cavazzo possa rinunciare ai tornei giovanili del Carnico, il direttore sportivo Max Di Giusto risponde prontamente di no, mentre Di Biase, che ha guidato fino al 2024 anche la rappresentativa U15 della Delegazione di Tolmezzo, ha una sua idea ben precisa: «La strada da percorrere è continuare come ora fino agli Esordienti. Poi si dovrebbero costituire delle società di vallata, da due a quattro, per disputare i Regionali e i Provinciali. Ciò consentirebbe di crescere e migliorarsi a livello qualitativo».
Il Cavazzo da fine settembre prenderà parte anche al campionato provinciale U16, con allenatore Massimo Cescutti, lo stesso che sta guidando ora i Giovanissimi nel torneo carnico. In questo caso nessun dubbio su dove la squadra giocherà le partite interne, ovvero il campo in erba sintetica di via Burieit.