I voti del girone di andata: Seconda Categoria

di MASSIMO DI CENTA

Concluso il girone di andata, tracciamo il bilancio di metà stagione per quanto riguarda le protagoniste della Seconda Categoria.

AMAROvoto 8 – Il ritorno immediato nella massima serie era nei programmi a inizio stagione e al termine dell’andata sembra ipotesi più che percorribile. La squadra appare in salute e gli arrivi di luglio hanno portato ulteriore qualità. Particolare molto interessante, infine, il crescendo di rendimento nell’arco della stessa partita: dei 34 gol realizzati dai biancazzurri, ben 22 sono arrivati nei secondi tempi. Mezzo voto in meno per l’eliminazione nella Coppa di categoria.

VELOXvoto 8,5 – Era data tra le favorite e non sta smentendo le attesa la squadra di Moser. Struttura societaria e organico di grande spessore, con il solito, inconfondibile marchio dell’allenatore, particolarmente attento alla fase difensiva. Solo 9 i gol subiti (dei quali tre in una sola partita, quella con l’Amaro) alla pari dell’Arta. L’esperienza che in certi frangenti è mancata nel campionato scorso è stata surrogata in inverno con gli arrivi di Mereu e Zanin, mentre a luglio è arrivato il difensore Saccomano, che ha portato in Val d’Incarojo le ottime credenziali maturate per anni nel calcio regionale. Da sottolineare il raggiungimento della semifinale di Coppa di categoria, che a fine agosto vedrà opposti i paularini al Cercivento.

ARTA TERME
 – voto 7,5 – Anche Copetti è un altro perfezionista della fase difensiva e infatti, come detto, i rossoblu vantano la miglior difesa del girone assieme alla Velox, anche se manca ancora il recupero dei 45’ col Val Resia (mercoledì 30 a Cercivento); recupero, tra l’altro, che porterebbe i termali in vetta assieme a Velox e Amaro. Stagione in linea con quelli che erano i programmi iniziali di provare a tornare subito in Prima. La squadra raramente ha tradito le attese, eccezion fatta per l’eliminazione nella Coppa di categoria.

CERCIVENTO
voto 6,5 – Forse ci si attendeva un pochino di più, dopo le promozioni sfumate nei finali degli scorsi campionati. I granata hanno accusato qualche battuta a vuoto, è vero, ma alcune defezioni, specialmente in difesa, hanno condizionato sicuramente il cammino. Davanti Nait non ha problemi, perché il trio Vezzi – Devid Morassi – Alpini, se ben supportato, sa essere devastante. La semifinale di Coppa, conquistata con una grande partita sul campo dell’Arta, resta uno dei punti più alti della stagione.

MOGGESE
voto 7 – Nella valutazione dei bianconeri bisogna tener conto che stiamo parlando di una neo promossa, con molti elementi all’esordio nella Seconda Categoria. Davide Pittoni è riuscito a dare un’anima alla squadra e la struttura societaria è di ottimo livello. Ci sono ampi margini di crescita e nel girone di ritorno la squadra può migliorare ulteriormente, soprattutto se i nuovi arrivati sapranno integrarsi in fretta nel corpo della squadra.

STELLA AZZURRA
voto 6 – L’ambiente non ha fatto drammi per la retrocessione dello scorso anno e l’immediato ritorno in Prima non era nei programmi. Effettivamente, in qualche frangente la squadra ha deluso e magari con più attenzione poteva avere una classifica più tranquilla, visto che in Seconda le sorprese sono all’ordine nel giorno. La vittoria contro l’Ampezzo nell’ultima di andata ha riportato un po’ di serenità. Da sottolineare l’ottimo lavoro che il sodalizio gemonese sta facendo a livello di settore giovanile: si lavora anche per il futuro, insomma.

ANCORA
voto 6,5 – Alcune domeniche fa i biancazzurri erano vicinissimi al vertice e forse qualcuno ha sofferto di vertigini. Non la società. comunque. che ha sempre dichiarato la salvezza come obiettivo di stagione, considerando il fatto che si tratta di una neo promossa. La coppia Emanuele Bearzi – D’Ampolo è in grado di assicurare gol e qualità, ma bisogna assolutamente curare la fase difensiva: solo il Tarvisio ha subito più reti. Nella semifinale di Coppa con l’Ampezzo, ottenuta dopo aver eliminato l’Amaro nei quarti, si parte alla pari e la conquista della finale sarebbe già un grande traguardo.

AMPEZZO
voto 6,5 – Valutazione uguale a quella dell’Ancora, proprio per il discorso legato alla Coppa di categoria e per il fatto che in campionato le squadre sono divise da un punto. Qualche piccolo problema ha inquinato il clima degli spogliatoi, con i casi Zanier e Dylan Tremonti. La squadra sa esprimere buon calcio, anche se a volte paga un tributo pesante all’età media piuttosto bassa.

ARDITA
voto 5,5 – Nel giudizio pesa la posizione in classifica, perché a livello di gioco l’undici di Romanin non fai mai brutte figure, soprattutto quando se la vede con squadre di pari livello. Tre sole vittorie in tutta l’andata sono troppo poche però per poter sperare di essere più in alto in classifica. Vediamo se nel ritorno i gialloneri sapranno alzare il proprio rendimento.

SAPPADA
voto 5 – Stagione troppo altalenante quella dei biancazzurri: partenza difficoltosa, poi un buon filotto di risultati positivi e finale del girone di nuovo negativo. La squadra è giovane, d’accordo, ma in alcune situazioni ha mostrato limiti evidenti: bisogna crescere in personalità e far sì che i nuovi arrivati portino alla causa un contributo più importante.

VAL RESIA
voto 5 – L’obiettivo di partenza era la salvezza e per quella i rossoblu stanno lottando. Che fosse un campionato difficile, insomma, si sapeva e lo stesso tecnico Giovanni Micelli lo affermava prima dell’inizio del torneo. Tempo per rimediare ce n’è, eccome, ma bisogna che la squadra trovi una continuità di risultati, sfoderando magari quello spirito guerriero che ha sempre contraddistinto i resiani.

TARVISIO
senza voto – Onestamente non è giusto dare un voto alla stagione dei tarvisiani: zero punti fatti e 56 gol subiti rappresentano numeri impietosi, diretta conseguenza della rivoluzione invernale che ha riguardato squadra e società. Un manipolo di giovanis, quasi tutti all’esordio in prima squadra, questa è la realtà del calcio tarvisiano oggi. È chiaro che si lavora in prospettiva, l’importante sarà mantenere unito l’ambiente anche dopo una retrocessione che sembra davvero inevitabile.

(nella foto di Alberto Cella, una fase di Amaro-Stella Azzurra)

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