Il Cavazzo ritrova dopo 6 anni la finale di Coppa Carnia

CAVAZZO-CAMPAGNOLA 2-0

GOL: pt 29′ Zanon, 35′ Bego.
CAVAZZO: Angeli, Cimador (36’st Gherbezza), Valent, Ciriaco, Zanon, Nassivera (20’st Luca Micelli), Ferataj, Gallizia, Samuel Micelli, Cescutti, Bego (35’st Cimenti). All. Manuel Sgobino.
CAMPAGNOLA: Liberale, Fabiani, Luca Vicenzino (31’st D’Argenio), Baldassi, Zucca, Galante, Simone Vicenzino, Dovigo (28’st Mazzolini), Garlatti, Paolucci, Toffoletto. All. Massimo Marangoni (squalificato, in panchina Marcello Cinello).
Arbitro: Mecchia di Tolmezzo (assistenti Plozner e Copetti).
Note: ammoniti Cimador, Samuel Micelli, Luca Micelli, Nassivera e Paolucci. Angoli 6-4 per il Campagnola. Recupero: 2’+6′. Spettatori 350 circa.

 di BRUNO TAVOSANIS

CAVAZZO CARNICO Il Cavazzo dopo 6 anni ritrova la finale della Coppa Carnia. L’ultima apparizione dei viola all’atto conclusivo del torneo risale al 2019, quando si impose nettamente sul Villa nella finale di Osoppo. Il pass è stato staccato questa sera al termine della partita di ritorno della semifinale con il Campagnola, che arrivava due settimane dopo lo 0-0 del “Goi”, con i gemonesi che vedono così sfumare la possibilità di difendere il trofeo conquistato lo scorso anno proprio su questo campo. Un successo meritato quello della squadra di Sgobino, che ha trovato due gol nel primo tempo e ha corso pochissimi rischi nella ripresa. Il Campagnola ha pagato soprattutto la fase centrale della frazione iniziale, poi recuperare due reti alla miglior difesa del Carnico era chiaramente complicato,

Un contrasto Gallizia-Galante (foto Cella)

Il Cavazzo recupera al centro della difesa Ciriaco, con Urban che parte dalla panchina, mentre davanti il tridente è composto da Ferataj, Samuel Micelli e Bego. Oltre agli assenti di lungo corso Di Biase e Brovedan, manca anche Miolo, la cui esperienza in viola sembra conclusa (si parla del Riviera come nuova destinazione). Il Campagnola è priva di tre giocatori importanti, ovvero Copetti, Londero e Spizzo.

La formazione gemonese parte più decisa e infatti il tecnico di casa Sgobino si dimostra tutt’altro che soddisfatto dell’approccio alla partita dei suoi. Con il passare dei minuti i viola guadagnano campo e la prima occasione arriva al 16′ al termine di una bella azione manovrata, conclusa con l’assist di Ferataj per Cescutti e il destro al volo del capitano che sfiora l’incrocio dei pali. Al 23′ Samuel Micelli da posizione impossibile riesce in scivolata a mettere nel mezzo un pallone che attraversa lo specchio della porta, non lontano dalla linea bianca, senza che un compagno riesca a intervenire. Al 29′ arriva il vantaggio: punizione dalla destra di Gallizia, gran stacco di Zanon, lasciato troppo libero di saltare dagli avversari, e Liberale è battuto. Passano 6′ e il Cavazzo raddoppia: la conclusione di Samuel Micelli è respinta da Liberale, un difensore non riesce a liberare, la palla arriva a Bego che da posizione centrale, a pochi metri dalla porta, non può fallire. Il Campagnola prova a reagire e al 37′ protesta per un intervento in area di Gallizia su Toffoletto, che l’arbitro Mecchia non giudica da rigore (e in casa gemonese la decisione non è piaciuta per nulla, come confermano le dichiarazioni a fine partita). L’ultima occasione del primo tempo è ancora per i gemonesi, con la punizione velenosa sul primo palo di Paolucci che costringe Angeli a una non facile deviazione in angolo.

Il contrasto in area Gallizia-Toffoletto che ha portato alla proteste del Campagnola (foto Cella)

La ripresa si apre subito con una doppia occasione non sfruttata da Samuel Micelli, mentre dall’altra parte una gran conclusione di Garlatti finisce alto di poco. All’8 Campagnola vicinissimo al gol con Galante, che a due passi dalla porta viene murato dalla difesa di casa. In sostanza questa sarà l’ultima occasione degna di nota della partita fino al 44′ (conclusione alta di poco di Garlatti), perché il Cavazzo riuscirà a controllare senza grandi problemi, pur non rendendosi mai periciloso dalle parti di Liberae. Da segnalare al 15′ lo spegnimento di 4 fari, 2 per torre, che inevitabilmente non lascia tranquilli i dirigenti di casa, memori di quanto accaduto agli ottavi ad Ampezzo, quando la partita si chiuse dopo 45′ per un guasto (in quel caso totale) all’impianto di illuminazione. La situazione resterà comunque stabile fino al termine, con una visibilità non ottimale ma comunque sufficiente a garantire la regolarità del match, che si chiude con il risultato maturato nel prmo tempo.

Sabato 16 agosto in finale il Cavazzo affronterà chi uscirà vincitrice dalla doppia sfida tra Cedarchis e Folgore. All’andata ad Arta i giallorossi di casa si sono imposti per 2-0, mercoledì prossimo a Villa Santina si giocherà il ritorno.

(nella foto di copertina di Alberto Cella, il colpo di testa di Zanon si infila in rete per il gol dell’1-0)

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