di MASSIMO DI CENTA
In Seconda Categoria è fuga a due: Velox e Amaro scavano un solco di nove punti dal quarto posto e la promozione sembra un’ipotesi sempre più concreta. D’accordo che la Seconda storicamente è un girone nel quale è difficile fare pronostici, ma la compattezza, il valore, la qualità tecnica di queste due squadre è una garanzia per i rispettivi allenatori. Frena invece l’Arta e il ko di Gemona è sorprendente per le dimensioni del risultato. Ma andiamo con ordine, iniziando dalla Velox che, come previsto, non ha difficoltà a passare a Cave del Predil contro il Tarvisio.
Più complicata e piena di emozioni la vittoria dell’Amaro sul Cercivento: partita condita da qualche errore, è vero, ma capace di coinvolgere gli spettatori fino all’ultimo secondo di recupero. Il Cercivento, che ha giocato alla pari degli avversari, esce sconfitto e deluso ma il passo falso dell’Arta lascia ancora qualche brandello di speranza ai granata.
A proposito di Arta, non era facile pronosticare un passivo così pesante in casa della Stella Azzurra, anche se i gemonesi da alcune settimane hanno suscitato buone impressioni. Adesso per i termali diventa importantissimo il mini recupero di mercoledì sera contro il Val Resia, quando a Cercivento (campo scelto dalla società rossoblu per l’indisponibilità dello “Zuliani”) ripartiranno dallo zero a zero maturato nel primo tempo. Vincere per l’Arta significherebbe allungare sulla quarta posizione, ma di fronte si ritroveranno quel Val Resia che vincendo ieri in casa dell’Ardita si è rilanciato eccome nella lotta per non retrocedere. Per l’Ardita un passo falso pericoloso, perché adesso l’undici di Forni Avoltri è da solo in terzultima posizione, scavalcato anche dal Sappada che andato a vincere largo in casa della Moggese. Per i sappadini una boccata di ossigeno, mentre per i bianconeri la sconfitta pregiudica quasi del tutto la possibilità di poter lottare almeno per il terzo posto.
Dall’ultima partita della giornata, quella tra Ampezzo e Ancora, scaturisce un pareggio che sostanzialmente lascia le cose come stavano per entrambe, con la consapevolezza che, per tutte e due, ci sarà da lottare e soffrire per scalare qualche posizione in classifica, senza dimenticare che si ritroveranno di fronte a fine agosto per la semifinale di Coppa di categoria.
IL PROTAGONISTA. Con il suo gol al 98’, Mirco Burba regala all’Ampezzo un pareggio di grande importanza. Tornato nella squadra del suo paese dopo la parentesi al Cavazzo (dove ha vinto sei campionati, due coppe e cinque supercoppe) a 36 anni non ha perso il senso del gol e sa muoversi ancora bene nelle aree di rigore avversarie. La sua esperienza, insomma, tornerà utile in una squadra dall’età media piuttosto bassa.
(nella foto una fase di Amaro-Cercivento)