FOLGORE-CEDARCHIS 0-1
GOL: pt 41′ Simone Puppis (R).
FOLGORE: Biasinutto, Dinota, Santellani, De Toni, Cisotti, Ceconi (17’st Morassi), Colosetti (42’st Falcon), Nassivera, Cimenti (17’st Leschiutta), Gregorutti, Zammarchi. All. Adriano Ortobelli.
CEDARCHIS: Del Negro, Zanier (5’st Puntel), Drammeh, Ilic (31’st Zancanaro), Fabiani, Tassotti, Carew, Simone Puppis, Gollino, Sanchez (15’st Radina), Tomat (42’st Pasta). All. Luciano Candoni.
Arbitro: Accarino di Maniago.
Note: ammoniti Simone Puppis, Puntel, De Toni e Ceconi. Angoli 7-2 per la Folgore. Recupero: 2’+6′.
di BRUNO TAVOSANIS
VILLA SANTINA Il momento magico del Cedarchis continua. Dopo il trionfo in Coppa Carnia, la squadra di Luciano Candoni vince in casa della capolista Folgore e si rimette in corsa anche per il campionato, visto che il distacco dalla vetta è sceso a 4 punti e salirà al massimo a 5 se il Cavazzo sfrutterà l’occasione con l’Ovarese. Un successo meritato quello dei giallorossi al termine di una partita molto tirata e ricca di episodi, come dimostrano i cinque legni colpiti e i due rigori assegnati. Un Cedarchis che si conferma in salute e che viaggia sulle ali dell’entusiasmo, mentrre per la Folgore il ko è pesante, anche se nulla è ancora compromesso nella lotta per bissare il titolo 2024.
Al netto delle assenze di Alex Ortobelli e Luca Marsilio, la cui stagione si è conclusa ormai da tempo, la Folgore propone la formazione tipo, dovendo rinunciare solo a Cristofoli e Maisano (entrambi non titolari), con un 4-3-1-2 che prevede Santellani alle spalle di Zammarchi e Gregorutti. Rispetto alla squadra schierata dal primo minuto nella finale di Coppa, il Cedarchis propone tre variazioni, con Drammeh al posto dello squalificato Jacopo Candoni, Gollino per Pasta (piccolo fastidio al ginocchio per lui) e Sanchez per Radina. Schieramento speculare rispetto a quello della Folgore con ruolo di trequartista assegnato a Sanchez, che comunque svaria spesso sulla sinistra. Prima del fischio d’inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento nel ricordo di Aleandro Cescutti, l’imprenditore di Arta scomparso improvvisamente sabato scorso e grande tifoso del “Ceda”. A Villa c’erano i suoi familiari, con la squadra che a fine partita è andata a salutarli nella zona dove erano posizionati.
Il primo tentativo concreto è firmato al 4′ da Santellani, con una conclusione dal limite finisce non lontano dai pali. Al 21′ sulla conclusione di Gollino la palla sbatte sul braccio alto di Ceconi e Accarino non può che assegnare il calcio di rigore. Batte Ilic, la palla colpisce il palo interno, finisce sulla gamba destra di Biasinutto proteso in tuffo, si impenna e va a sbattere sulla parte alta della traversa, terminando la sua corsa sul fondo (vedi video in coda all’articolo). Si resta, quindi, sullo 0-0. Al 41′ arriva il secondo rigore: De Toni stende Tomat, fallo netto tanto che non ci sono proteste dei padroni di casa. Questa volta alla battuta si presenta Simone Puppis, che non sbaglia, portando in vantaggio i giallorossi. Sarà il gol che decide la sfida.
La ripresa si apre con la chance di Gregorutti, che su un pallone vagante in area non ci pensa due volte a calciare, mandando di poco a lato. Dall’altra parte ci prova Sanchez, con Biasinutto a respingere la conclusione bassa. Subito dopo arriva un clamoroso doppio legno in pochi secondi per il Cedarchis: dopo una clamorosa discesa partita dalla sua metà campo, Zanier calcia a rete colpendo il palo; riprende Tomat, che controlla e poi calcia, mandando la palla a sbattere sullo stesso palo. All’11’ Colosetti calcia ed è bravo Del Negro a respingere; sul proseguimento dell’azione ci prova dalla distanza Santellani, mandando a lato di poco. Dall’altra parte, al 14′, è Tomat a calciare a lato da buona posizione. Al 15′ Colosetti ci prova da 25 metri e manda la palla a stamparsi sulla traversa (quinto legno di giornata). Di fatto questa sarà l’ultima vera occasione dell’incontro, con la Folgore che prova a raggiungere il pareggio senza però impensiere mai veramente Del Negro. Così dopo 6′ di recupero il Cedarchis può vivere il secondo sabato consecutivo di gloria.
(foto di Alberto Cella)
IL RIGORE DI ILIC