Vittoria e sorpasso per il Cavazzo su una Folgore in dieci dopo 5 minuti

CAVAZZO-FOLGORE 1-0 

GOL: pt 46′ Zanon.
CAVAZZO: Angeli, Valent, Gherbezza, Ciriaco, Zanon, Gallizia, Ferataj, Marco Nassivera (14’ st Luca Micelli), Samuel Micelli, Cescutti, Copetti (25’st Bego). A disposizione: Cragnolini, Urban, Caputo, Lestuzzi, Rossitti, Sferragatta, Francesco Cimenti. All. Manuel Sgobino.
FOLGORE: Biasinutto, Leschiutta, Santellani, De Toni, Cisotti (47’ st Puppis), Ceconi, Colosetti, Mario Nassivera (42’ st Falcon), Di Nota, Gregorutti, Nicolas Cimenti (31’ st Zammarchi). A disposizione: Polonia, Zanier, Maisano, Rida, Vidoni, Morassi, Falcon. All. Adriano Ortobelli.
Arbitro: Della Siega di Tolmezzo.
Note: espulsi Leschiutta (5’ pt per fallo da ultimo uomo) e il collaboratore di parte della Folgore Andrea Brovedani al termine del primo tempo. Ammoniti: Gallizia, Marco Nassivera, Luca Micelli, Angeli e Ceconi. Angoli 2 a 1 per la Folgore. Recupero 1’ + 6’.

di MASSIMO DI CENTA

CA VAZZO Il Cavazzo vince lo scontro al vertice e si porta al comando della classifica della massima divisione del Carnico a quattro turni dalla fine. È una vittoria che va oltre, ben oltre, gli effettivi meriti dei viola e punisce una Folgore, gagliarda e tostissima che esce dal campo a testa non alta, ma altissima, visto che è rimasta in 10 dal 5’ del primo tempo. Un’inferiorità numerica che di fatto non si è proprio vista, perché la squadra ha giocato senza timori e grazie alla prova di Santellani (partita monumentale, la sua) che ha giocato veramente per due non è arretrata mai. Il Cavazzo prende e porta a casa tre punti e questo, in sostanza, è quello che conta, perché poi il risultato, alla fine, vale più di mille discorsi. Sgobino alla fine non era affatto contento della prova dei suoi e con molta onestà ha ammesso che l’unica cosa da salvare  è stata proprio la vittoria.

Squadre in campo con le formazioni che si poteva prevedere: Sgobino sostituisce lo squalificato Cimador con Gherbezza e rispetto a domenica scorsa preferisce Marco Nassivera a Luca Micelli, confermando Copetti in avanti. Ortobelli invece opta per uno schieramento più prudente all’inizio, con Nicolas Cimenti preferito a Zammarchi.

Dopo 5’ il match prende una piega favorevole per la squadra di casa: su una verticalizzazione improvvisa Ferataj si avvia verso l’area della Folgore e Leschiutta è costretto al fallo da ultimo uomo, meritando il rosso. La decisione è giusta (e sarà una delle poche) ma quelli della Folgore reclamano un fallo di mano di un cavazzino a inizio azione. Chiaramente l’episodio cambia la trama della gara, perché la Folgore stringe le linee di centrocampo e difesa, lasciando a Gregorutti il peso dell’attacco, sostenuto dallo scatenato Santellani, che fa il difensore, il centrocampista e l’attaccante aggiunto. Il primo squillo offensivo è proprio del “Grego” che al 10’ spara da fuori una bordata alta non di molto sulla traversa di Angeli. I viola provano ad allargare le maglie difensive della Folgore, facendo girar palla e operando diversi cambi di campo da un lato all’altro. Ma lo fanno troppo lentamente e così i pericoli per Biasinutto non sono molti in questa fase, in cui prima una girata di Ferataj da centro area e poi un tiro da fuori di Copetti non creano problemi. Colossale, al contrario, l’occasione che capita a Gragorutti al 24’, quando l’ex bomber del Tolmezzo, liberato da un tocco illuminante di Santellani, si presenta solo davanti ad Angeli ma mette incredibilmente a lato.
Il Cavazzo, scampato il pericolo, prova a farsi pericoloso e nel giro di 2’ (33’ e 35’) ci prova due volte con Ferataj che prima gira di testa a alto da buona posizione a centro area su invito di Valent e poi si fa murare da Biasinutto in uscita bassa, col pallone che schizza sul dischetto del rigore dove Samuel Micelli cicca la non facile  girata di prima intenzione. Ma al 39’ è ancora Gregorutti a far venire i brividi al Cavazzo, quando su una punizione di Dinota da sinistra in spaccata aerea manda il pallone sulla traversa. Alla fine della prima frazione però i locali vanno in vantaggio: è il 46’ e Gallizia calcia una punizione da destra, col pallone che arriva sul secondo palo a ridosso dell’area piccola. Biasinutto rimane in porta e Zanon sovrastando un avversario mette in rete. Subito dopo Della Siega fischia la fine del primo tempo. In realtà aveva segnalato 2’ di recupero e il fischio arriva esattamente dopo 46’ e 8’’. Davanti agli spogliatoi, Andrea Brovedani va a chiedere, con molta educazione, la spiegazione per il mini recupero (già 2’ erano sembrati pochini) e per tutta risposta si vede sventolare il rosso davanti agli occhi. Mah…

Nella ripresa, tanta Folgore e poco Cavazzo: i viola in pratica non fanno un tiro in porta e sbagliano molto, dilapidando potenziali contropiede con passaggi fuori misura. La Folgore magari è un po’ arruffona ma ci mette cuore e muscoli, mantenendo sempre l’iniziativa e tenendo gli avversari sotto pressione. Sono ancora Gregorutti e Della Siega i protagonisti: l’attaccante va a segno con un colpo di testa su punizione messa in area da Dinota, ma la sua posizione è giudicata giustamente irregolare. Poi, ancora “Grego” si avventa su un pallone non trattenuto da Angeli, col portiere viola che non tocca la palla ma le gambe dell’attaccante della Folgore. L’intervento sembra netto dalla tribuna ma l’arbitro lascia correre. La Folgore schiuma rabbia ma non molla e al 46’ Santellani (ancora lui!) va via sulla destra e mette a centro area dove Gregorutti brucia il proprio marcatore e di prima gira verso la porta, col pallone che finisce fuori di un niente. È l’ultima emozione prima del fischio finale che vede il Cavazzo tornare in vetta.
Quelli della Folgore a fine gara ce l’hanno tutti col direttore di gara, che in effetti, non si è dimostrato all’altezza in un confronto così importante e bisogna dire contraddistinto da correttezza e molta sportività da parte dei giocatori in campo.

(foto di Alberto Cella)

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