di MASSIMO DI CENTA
La Terza Categoria, dopo il rinvio delle partite di mercoledì scorso causa il maltempo, si appresta a vivere domenica 28 (tutti in campo alle 16) una giornata che potrebbe rivelarsi decisiva. La situazione di classifica dice che per Castello e Ravascletto una vittoria significherebbe la promozione, mentre per quanto riguarda la Val del Lago, occorre che si verifichino una serie di situazioni.
La capolista Castello sarà di scena a Comeglians e ha tutta l’intenzione di chiudere subito i discorsi: i gemonesi sembrano in grado di poterci riuscire, anche se i padroni di casa possono aggrapparsi ancora a residue ma pochissime speranze .
Sarà in trasferta anche il Ravascletto, sul campo del Timaucleulis: partita da prendere con le pinze per la squadra di Cocchetto, perché i padroni di casa giocheranno per fare bella figura. Particolare non trascurabile, all’andata i biancazzurri seppero irretire l’attacco del “Rava” (il migliore in assoluto di tutto il Carnico) nello zero a zero sul neutro di Imponzo. Solo nelle due partite di campionato con la Val del Lago, Vidali e compagni sono rimasti a bocca asciutta in tutta la stagione, per cui il dettaglio non è del tutto trascurabile.
Per la Val del Lago, che, come detto, non ha tutto il destino nelle proprie mani, c’è la trasferta sul campo del Fusca: impegno da affrontare con molta attenzione, perché la formazione di Gobbi con le grandi se l’è sempre giocata, basti vedere le gare d’andata, con la sconfitta di misura ad Alesso, il pari imposto al Ravascletto in Curiedi e il successo in casa del Castello. Ci vorrà quindi una “Val” tosta e concentrata.
Il Bordano, nella speranza che quelle davanti accusino battute a vuoto, avrà un compito non certamente proibitivo nel match tra le mura amiche contro il San Pietro: una vittoria è alla portata della squadra di Dzananovic, che non lascerà nulla d’intentato prima di arrendersi all’aritmetica.
Per quanto riguarda il resto del programma, partite che serviranno solo ad aggiornare le statistiche: Audax–Paluzza, Trasaghis–La Delizia e Verzegnis–Edera, infatti, non avranno alcun riflesso sulla classifica, se non quello di “aggiustare” qualche posizione.
(foto di Alberto Cella)