di MASSIMO DI CENTA
La Terza Categoria celebra la promozione di Castello e Ravascletto e quella quasi certa della Val del Lago, alla quale basterà un punto nell’infrasettimanale di mercoledì per staccare il biglietto promozione.
Tornando alle partite di ieri, la matematica premia il Castello nei minuti di recupero, quando Fabbro va in gol piegando la resistenza di un Comeglians in dieci per una parte di gara. La rete ha consentito ai gemonesi di mantenere anche il primo posto, traguardo comunque prestigioso, al termine di una stagione che ha portato in bacheca anche la Coppa di categoria.
Meno complicata la vittoria del Ravascletto che comunque non ha fatto una passeggiata sul campo del Timaucleulis, che ha disputato una gara piena di orgoglio e determinazione. La doppietta di Di Centa (ventuno i centri in campionato per lui) a inizio ripresa ha dato il via alla festa dei biancoverdi seguiti a Timau da molti sostenitori.
Per completare il trio delle promosse manca solo la Val del Lago, che passa senza problemi in casa del Fusca, ma deve rimandare la festa a mercoledì prossimo quando le basterà un punto per centrare l’obiettivo.
Tra la Val del Lago e la Seconda c’è solo il Bordano che batte con qualche affanno il San Pietro e ipoteca il quarto posto. La squadra di Dzananovic sta finendo molto bene la stagione e ipoteticamente potrebbe ambire all’aggancio al terzo posto che lo porterebbe allo spareggio con la Val del Lago. Ipotesi meramente numerica.
Sugli altri campi, tanti gol, in partite in cui il risultato contava poco, con le squadre che hanno cercato però di onorare l’impegno di calendario: spicca il 6 a 1 esterno de La Delizia sul campo del Trasaghis, a conferma del buon momento dei prisusini.
Bene anche l’Audax che batte il Paluzza superandolo in classifica. A chiudere il quadro di giornata la scontata vittoria del Verzegnis sull’Edera.
IL PROTAGONISTA. Doverosa la citazione per Gianluca Mascia che sta guidando il Castello ad una stagione trionfale: Coppa di categoria e promozione con vista sul primo posto assoluto. Il grande merito del mister tarvisiano? Quello di aver saputo trovare il punto di incontro perfetto tra la sua professionalità e il dilettantismo del Carnico. Equilibrio non proprio scontato per un perfezionista come lui.
(foto di Alberto Cella)