di MASSIMO DI CENTA
Come da lunga tradizione, a fine stagione proponiamo il pagellone del campionato, partendo dalla Terza Categoria. Nei prossimi giorni ci sarà spazio per Seconda e Prima.
RAVASCLETTO – Il primo posto finale è davvero un ottimo risultato, considerando la retrocessione dello scorso anno e il cambio in panchina. E invece l’avvento di Thomas Cocchetto è stato probabilmente il primo passo verso la costruzione di una squadra solida, equilibrata e conscia dei propri mezzi: attacco atomico e fase difensiva sempre affidabile. I gol di Maurizio Vidali sono stati un fattore importante, ma è stato tutto il complesso ad esprimersi con grandi cadenze. Unico neo la sconfitta in Coppa di Categoria contro il Castello, che in campionato è stato battuto sia in casa che in trasferta.
VOTO: 9. IL MIGLIORE: Maurizio Vidali.
IL CASTELLO – Era la mia favorita indiscussa: una società rinnovata e ambiziosa, un allenatore top per la portata del Carnico e un parco giocatori di grande spessore, completato e rinforzato dal mercato estivo. L’inizio davvero sotto tono è apparso subito un fatto passeggero, perché poi la squadra ha trovato con le alchimie di Gianluca Mascia le giuste coordinate. La vittoria nella Coppa di Categoria (seconda consecutiva, tra l’altro) ha dato ancor più valore alla promozione.
VOTO: 8,5. IL MIGLIORE: Simone Colleselli.
VAL DEL LAGO – La partenza lanciata (sette vittorie nelle prime sette partite) era già stato un segnale forte per le rivali. Poi è chiaro che sia sopraggiunto un certo appagamento, visto il traguardo sempre più vicino. Luciano Patat ha saputo guidare un gruppo unito e sempre all’altezza della situazione. Una difesa compatta (la migliore del girone), i gol di Basaldella, la stagione più che positiva di Di Gianantonio, Ivano e Christian Picco e il grande finale di stagione di Merlino sono state le basi per la promozione.
VOTO: 8. IL MIGLIORE: Flavio Basaldella.
BORDANO – Inizio decisamente negativo con il cambio del tecnico (Dzananovic per Aurelio Picco) che ha richiesto qualche settimana per produrre frutti evidenti. La squadra si è assestata con il passare delle giornate e questo sarà un buon viatico in vista della prossima stagione. È pesata l’assenza di Gaiarin, infortunatosi nel corso della stagione, perché i suoi gol stavano garantendo buone prospettive. Il fatto di non aver sfigurato di fronte alle grandi è un segnale importante.
VOTO 6,5 – IL MIGLIORE: Loris Picco.
COMEGLIANS – La promozione a lungo accarezzata lo scorso anno poteva far pensare ad una stagione sicuramente migliore dal punto i vista dei risultati. I biancorossi si sono espressi bene in alcune partite, poi il clamoroso 7 a 1 incassato in casa col Ravascletto probabilmente ha incrinato qualche certezza. Contro le prime tre ha sempre perso, eccezion fatta per lo 0 a 0 colto sul campo della Val del Lago. Sembra comunque un ambiente in crescita.
VOTO 6 – IL MIGLIORE: Gabriele Dorigo.
AUDAX – Gruppo giovane e quindi senza la continuità di rendimento necessaria, ma col passare delle giornate si è intravisto qualcosa di buono nel lavoro di Giuliano De Conti, senza dimenticare l’approdo alla semifinale della Coppa di Terza superando il Comeglians. Potenzialmente è una delle squadre con le prospettive più buone. L’innesto di qualche giocatore da fuori potrebbe accelerare una crescita più rapida, ma portare giocatori a Forni non è semplice.
VOTO: 6 – IL MIGLIORE: Davide Nassivera.
PALUZZA – Meno punti in classifica rispetto a una rosa che pur rimanendo carente in certi reparti, allinea comunque giovani di discreto valore. Come spesso succede il cambio di allenatore in corso di stagione (Intilia per Dzananovic) ha avuto bisogno di tempo per sistemare al meglio certi meccanismi. Resto convinto che alcuni innesti di valore accanto al gruppo dei giovani potrebbe aumentare di molto le ambizioni del club nel breve termine.
VOTO: 5,5 – IL MIGLIORE: Lorenzo Urbano.
FUSCA – Ripete pari pari la stagione dello scorso anno: partenza disastrosa, poi un periodo brillante e infine ritorno alla mediocrità. Eppure i giocatori bravi non mancavano, anche se qualche infortunio di troppo ne ha limitato l’impiego. Personalmente ero convinto di una stagione ricca di soddisfazioni per gli arancioni. Il divorzio da Intillia è stato un segnale che qualcosa non quadrava nella combinazione tecnico-squadra-società.
VOTO: 5 – IL MIGLIORE: Gabriele De Toni.
VERZEGNIS – Altra squadra che avevo indicato tra le possibile protagoniste e invece alla fine si è dimostrata una delusione. I neroverdi hanno evidenziato problemi nella fase offensiva, faticando addirittura a costruire azioni da gol. Anche qui la sostituzione dell’allenatore non ha portato grandi benefici, senza niente da imputare ad Alessandro De Cillia (che ha rilevato Rodrigues Filho), naturalmente.
VOTO 5 – IL MIGLIORE: Andrea Monai.
TIMAUCLEULIS – Stagione in linea con quelle che oggettivamente erano le pretese della vigilia. Resto convinto della bontà del lavoro di Alberto Brollo, che più o meno con la stessa rosa ha conquistato quattro punti in più dello scorso anno.
VOTO 5,5 – IL MIGLIORE: Alex Puntel.
LA DELIZIA – Vale lo stesso discorso fatto per il Timaucleulis: totalizza qualche punto in meno rispetto al campionato 2024 ma non è un dettaglio che può fare la differenza. Anzi, a mio avviso certe prestazioni, nel torneo appena concluso, sono stati confortanti. Apprezzabile il lavoro del nuovo presidente Mauro Steffan, che anche in campo ha fatto in pieno il proprio dovere.
VOTO 5,5 – IL MIGLIORE: Mauro Steffan.
TRASAGHIS – Stagione per certi versi contraddittoria quella dei biancoverdi: la solidità difensiva fino a metà stagione aveva garantito un percorso accettabile, poi, una volta venuta meno questa caratteristica la squadra ha concluso in maniera negativa la stagione, con un saldo negativo di tre punti rispetto allo scorso torneo. Il punto più alto è stato il raggiungimento della semifinale della Coppa di Categoria dopo aver eliminato nel derby la Val del Lago.
VOTO 5 – IL MIGLIORE: Stefano Pontoni.
SAN PIETRO – Formazione giovane che spesso ha buttato via punti proprio per l’inesperienza di molti suoi giocatori. La filosofia societaria rimane quella di puntare sulla linea verde e quindi non si possono avere risultati nel breve termine. Certo che i 21 punti finali paragonati ai 34 dello scorso anno sono un dato sui quali bisognerà riflettere.
VOTO 5 – IL MIGLIORE: Daniel Pontil Fabbro.
EDERA – Non si poteva pretendere molto di più dopo lo scorso campionato. Anzi, a voler restare nei numeri quest’anno c’è stata una vittoria, ma questo significa molto. C’è da sottolineare, anzi, l’impegno che non è mai venuto meno e anche il cambio alla guida tecnica (Carlo Sanna per Sergio Micera) non poteva fare miracoli. Aver resistito per tutto l’anno è un segnale importante e anche i 24 gol in meno subiti rispetto al 2024 rappresentano un piccolo miglioramento. La valutazione tiene conto, naturalmente, delle oggettive difficoltà incontrate.
VOTO 5: – IL MIGLIORE: Michele Sanna.
(in copertina una fase della finale di Coppa di Terza Il Castello-Ravascletto nella foto di Alberto Cella)