Il pagellone della Seconda Categoria

dI MASSIMO DI CENTA

Una Seconda Categoria molto meno imprevedibile rispetto agli scorsi anni, nel senso che le forze in campo si sono delineate fin dalle prime giornate, almeno per quanto concerne il vertice. In coda, eccezion fatta per l’annunciata difficile annata del Tarvisio, si è dovuto ricorrere a uno spareggio per definire uno dei tre posti retrocessione. Ecco il giudizio squadra per squadra.

VELOX – Chiude la stagione imbattuta sul campo, perché anche per l’eliminazione nelle Coppe la sconfitta è arrivata solo dopo i calci di rigori. Società e organico sapranno sicuramente essere protagonisti anche nella massima serie il prossimo anno, perché il progetto messo in piedi è solido e di grande prospettiva
VOTO: 9. IL MIGLIORE: Alessio Brovedan.

ARTA – La scelta di affidarsi ad Alberto Copetti si è rivelata vincente: il tecnico era il profilo ideale per creare un gruppo in cui giovani e giocatori più esperti trovassero la fusione perfetta. Qualche piccolo intoppo durante la stagione, ma oggettivamente la promozione non è parsa mai a rischio.
VOTO: 7,5. IL MIGLIORE: Lorenzo Feruglio.

AMARO – La retrocessione dello scorso anno è stata assorbita con grande forza d’animo e con la voglia di riscatto che è parsa chiara fin dalle prime giornate. I momenti difficili sono stati superati brillantemente e la sicurezza accumulata nelle prime giornate del torneo è tornata utile per superarli. La flessione finale è stata dovuta al fatto che il traguardo ormai fosse ampiamente raggiunto, ma è stata il segnale che forse qualcosa si era incrinato, fatto confermato dalla decisione di Massimo Pittoni di separarsi dalla squadra.
VOTO: 7,5.IL MIGLIORE: Edi Mainardis.

STELLA AZZURRA – Momenti difficili alternati da ottimi periodi, forse il tempo necessario affinché i giovani portati in prima squadra portassero a termine l’operazione inserimento. La società sta investendo sul settore giovanile e con ottimi risultati, visto il titolo conquistato dalla juniores. Ci sono prospettivi interessanti, insomma nel breve periodo.
VOTO: 6,5 IL MIGLIORE: Elia Pischiutti.

ANCORA – Campionato, credo, molto al di sopra di quelle che erano le aspettative iniziali. La lotta salvezza non ha mai riguardato la formazione di Franco Romano che, anzi, a un certo punto sembrava addirittura in grado di potersi inserire nei discorsi di vertice. D’Ampolo ed Emanuele Bearzi giocatori top, nel contesto di una squadra comunque solida e quadrata.
VOTO: 7. IL MIGLIORE: Emanuele Bearzi.

CERCIVENTO – Qualche infortunio di troppo, è vero, ma sinceramente mi aspettavo di più dal Çurçu, viste anche le promozioni sfumate negli anni prima. E invece qualcosa non ha funzionato, evidentemente, con la squadra che ha perso punti anche in partite sulla carta abbordabili. La finale di Coppa di Categoria ha significato un’altra delusione. Alcuni giocatori non si sono espressi secondo le loro grandi potenzialità (succede), altri come Giovanni Accaino, per esempio, rappresentano punti fermi dai quali ripartire.
VOTO: 5. IL MIGLIORE: Devid Morassi.

AMPEZZO – Annata davvero molto positiva: gruppo giovane con alcuni talenti prossimi a diventare buonissimi giocatori. La squadra non ha mai mollato sul piano della condizione (questo è un merito che va riconosciuto a Lorsi Rassati, che aveva iniziato la stagione) e l’arrivo di Alberto Spangaro ha rappresentato un’iniezione di… ampezzinità! Salvezza centrata, Coppa di Categoria e un figurone in Coppa delle Coppe, mica male!
VOTO: 7. IL MIGLIORE: Daniele Battistella.

ARDITA – A detta di molti è stata una delle squadre ad esprimere una delle manovre migliori della categoria anche quando i risultati sembravano condannarla ad una stagione di sofferenza che è stata tale fino a poche giornate dal termine. Yoda è stato la grande novità.
VOTO: 6 IL MIGLIORE: Pietro Pallober.

MOGGESE – Che fatica! La salvezza arriva solo dopo uno spareggio protrattosi fino ai calci di rigore. E sinceramente non me lo sarei aspettato. La squadra era una neo promossa, è vero, ma sembrava in grado di poter disputare un campionato in piena tranquillità. Il calo dell’ultimo periodo, culminato con il clamoroso 0-4 subito in casa dal Val Resia nel penultimo turno, invece ha precipitato la situazione. Struttura societaria e un buon nucleo di ragazzi interessanti sapranno aggiustare molte cose per il futuro. La salvezza vale comunque una sufficienza stiracchiata.
VOTO: 6. IL MIGLIORE: Matteo Marcon.

VAL RESIA – Stagione piena di alti e bassi, senza la continuità di rendimento necessaria a dare almeno qualche certezza. L’ottimo finale di campionato non è stato sufficiente, ma resta il rammarico per una salvezza sfuggita, sì, nello spareggio ma anche e soprattutto per quel gol di Tommaso Della Mea della Moggese, al minuto 95 dell’ultima giornata.
VOTO: 5. IL MIGLIORE: Maurizio Pielich.

SAPPADA. Credo che sotto il Siera nessuno si nascondesse le difficoltà che poi si sono palesate. Anche per il Sappada vale il discorso fatto per il Val Resia: non c’è stato mai nell’arco del campionato un periodo di continuità per poter sperare di giocarsela in maniera diversa. Il finale (sei sconfitte e un pareggio nelle ultime sette giornate) non poteva che portare a dove portato.
VOTO: 4,5. IL MIGLIORE: Edoardo Buzzi.

TARVISIO – Ampiamente prevedibile. Una formazione juniores (tranne un paio di elementi) trapiantata in Seconda Categoria. Faccio veramente fatica a commentare il campionato di questi ragazzi, ai quali va riconosciuto, assieme a tecnico e società, almeno il merito di aver portato a termine la stagione. Altri si sarebbero arresi.
VOTO: s.v. IL MIGLIORE: Erik Macor.

(nella foto di Alberto Cella un contrasto tra due protagonisti della stagione: Elia Pischiutti della Stella Azzurra e Alessio Brovedan della Velox)

 

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