di MASSIMO DI CENTA
Dopo aver analizzato Terza e Seconda, vediamo le protagoniste della Prima Categoria nell’analisi di fine stagione.
CAVAZZO – Le delusioni dello scorso anno sembrava dovessero protrarsi anche in questo, quando all’inizio, dopo solo due partite, era a meno cinque dalla vetta e con una sconfitta interna in Coppa col Cedarchis dura ma meritata. Poi, piano piano la squadra si è ripresa. Sgobino è stato bravo a saper scegliere le soluzioni giuste nella rosa più ampia e qualitativa dell’intero campionato: 11 gol subiti (migliore difesa) e 60 fatti (miglior attacco) sono numeri importanti, quelli che hanno portato lo scudetto numero nove. Resta la macchia della finale di Coppa.
VOTO: 8,5. IL MIGLIORE: Samuel Micelli.
CEDARCHIS – La formazione che ha messo in mostra il miglior calcio della categoria, con giovani di qualità e tanta voglia di giocare. C’è stato un periodo in cui i giallorossi sembravano invincibili, mettendo in mostra una manovra bella da vedere ma soprattutto funzionale. Il passaggio da Vincenzo Radina a Gobbi non è stato indolore e lì probabilmente si è compromesso il campionato, con la squadra che ha vissuto una flessione più mentale che tecnica. La Coppa portata a casa sembra una piccola anticipazione di quello che il “Ceda” potrà fare nei prossimi anni…
VOTO: 8. IL MIGLIORE: Marcello Zanier.
FOLGORE – Un’annata balorda, nel senso che Adriano Ortobelli, dopo le prime giornate, ha perso due elementi fondamentali per i suoi schemi, vale a dire il figlio Alex e Luca Marsilio. Se a questo si aggiunge una rosa davvero scarna, al tecnico va dato il merito di essersela giocata fino alla fine potendo contare su non più di 13 giocatori all’altezza. Gregorutti? Importante nello snodo offensivo della manovra, sottotono per quanto riguarda il contributo in fatto di gol.
VOTO: 6,5. IL MIGLIORE: Mario Nassivera.
VILLA – Altro bel campionato per la squadra arancione, che alla fine termina al quarto posto, migliorando sia la posizione (quest’anno quarta, quello scorso ottava) che i punti (35 contro i 30 del 2024). Sono piccoli ma significativi dettagli che dimostrano, comunque, che la crescita continua e le prospettive di far bene, inserendo ancora qualche giovane in più, sembra ci siano tutte.
VOTO: 6,5. IL MIGLIORE: Gabriele Miano.
MOBILIERI – Non una grande stagione, diciamocelo. Già abbastanza spuntata in attacco, la squadra ha perso per molte partite di campionato Gabriel Del Negro e Yannick Nodale, vale a dire i due elementi che meglio di ogni altro avrebbero potuto ricoprire il ruolo di attaccante centrale, pur non avendone le caratteristiche. Il nucleo dei giovani è complessivamente di buon livello, ma il processo di crescita appare troppo lento per poter competere ad alti livelli. Applausi comunque per la filosofia societaria che ha intrapreso un percorso virtuoso in attesa che diventi vincente.
VOTO: 6. IL MIGLIORE: Damiano Valle.
CAMPAGNOLA – Non ci siamo. Se lo stesso ds Max Forgiarini ha definito “mediocre” la stagione dei suoi, vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Eppure nelle prime giornate la squadra sembrava in grado di poter provare almeno a restare in lotta fino alla fine e invece si è squagliata. Infortuni, qualche episodio sfavorevole, d’accordo, ma è troppo poco per giustificare una stagione che sembrava davvero poter promettere un finale diverso.
VOTO: 5. IL MIGLIORE: Mario Garlatti.
REAL I.C. – La prima parte della stagione, vissuta sugli strascichi delle polemiche e delle squalifiche dello scorso campionato, ha finito per pesare come un macigno. Sembrava perfino impossibile che la squadra avesse completamente smarrito quella precisa identità tattica che Francesco Marini aveva portato dal suo arrivo sulla panchina biancorossa. La classifica si faceva sempre più pericolosa, con la squadra incapace, in certi frangenti, di “abituarsi” a lottare per salvarsi. Poi nel finale le cose sono andate per il verso giutso.
VOTO: 5,5. IL MIGLIORE: Gianluca Bertolini.
PONTEBBANA – Negli scorsi anni a Pontebba si erano sempre lamentati per l’assenza di un prima punta. Gli arrivi di Matiz e Torres sembravano la soluzione ideale. Poi però l’argentino è tornato in patria e Matiz è stato bravo a tirare fuori una grande stagione. Per il resto, sofferenza tanta e soddisfazioni poche, ma intanto il prossimo anno si è ancora in Prima.
VOTO: 5,5 IL MIGLIORE: Stefano Matiz.
OVARESE – Una salvezza che ha del miracoloso: la retrocessione, con una combinazione di risultati, sarebbe potuta arrivare a tre giornate dal termine. E invece il grande cuore biancazzurro, lo spirito indomito che da sempre anima chi veste quella maglia e le quattro vittorie consecutive negli scontri diretti delle ultime giornate sono risultati decisivi. Lasciatemi elogiare Denis Fadi: ritengo che ci sia molto di suo nello strepitoso finale di stagione.
VOTO: 6. IL MIGLIORE: Maurizio Pellegrina.
ILLEGIANA – Sono convinto che in casa neroverde siano molti i rimpianti per una salvezza che sembrava a portata di mano, dopo il pareggio in casa col Cedarchis: le successive sconfitte con Ovarese e Mobilieri invece hanno pregiudicato tutto. La squadra ha pagato un rendimento esterno davvero misero (cinque i punti conquistati lontano da Pradelat).
VOTO: 4,5. IL MIGLIORE: Luca Scarsini.
LAUCO – Incredibile la stagione degli arancioni: la squadra, fino a poche giornate dal termine, non era mai entrata tra le ultime tre, poi, una volta che è successo non è più uscita. Campionato dignitoso che però purtroppo non salva l’undici di Spiluttini. Anche il Lauco sperpera in trasferta un rendimento casalingo comunque accettabile.
VOTO: 4,5. IL MIGLIORE: Marco Antonipieri.
VIOLA – Quel pareggio nella prima gara di campionato contro il Cavazzo aveva fatto immaginare probabilmente un’annata diversa. Così non è stato invece: troppi giocatori, probabilmente, non abituati alla categoria e anche qualche infortunio grave (vedi quello di Ciotola) hanno compromesso presto la stagione.
VOTO: 4. IL MIGLIORE: Francesco Puppini.
(nella foto di Alberto Cella, Samuel Micelli del Cavazzo in azione contro il Cedarchis)