L’Assemblea delle società ha chiuso il 2025 del Carnico

di BRUNO TAVOSANIS

Sala gremita all’Albergo Roma di Tolmezzo per l’Assemblea di fine stagione delle società del Carnico, pur mancando 10 società su 38 (dalla prossima Assemblea ci sarà anche la Nuova Edera, mentre Sappada e San Pietro si presenteranno unite).
Presenti il presidente regionale della FIGC Ermes Canciani e gli omologi dell’AIA Riccardo Ros e dell’AIAC Mauro Musig, il vicepresidente FIGC Cristian Vaccher, i consiglieri FIGC Franco Sulli (moderatore dell’assemblea) e Silvia Contardo, tutti i rappresentanti della Delegazione di Tolmezzo (a partire dal delegato Maurizio Plazzotta), il presidente della sezione AIA di Tolmezzo Fabrizio Marchetti, il rappresentante dell’AIAC Carnica Fausto Barburini, il vicepresidente del Consiglio Regionale Stefano Mazzolini, il consigliere regionale Manuele Ferrari, il consigliere comunale di Tolmezzo Laura Tosoni, il presidente della Comunità di Montagna della Carnia Ermes De Crignis e Alessandro Zuttion per il settore del calcio fememinile.
Proponiamo alcuni degli interventi.

PLAZZOTTA «È stata una stagione sicuramente positiva, partita il 25 aprile con la Supercoppa e conclusa a Pontebba sei mesi dopo con la Coppa delle Coppe. Un plauso va ai vincitori ma in generale a tutte le squadre. Mi è piaciuto vedere anche come sono state accolte le sconfitte, un segnale importante, in particolare nel settore giovanile. Importante anche l’impegno extracalcistico delle società manifestatosi in varie forme, dalle iniziative benefiche alla presenza negli eventi del territorio. Mi piacerebbe che questa sensibilità nel sociale si manifestasse con maggior vigore anche alla partecipazione agli eventi che riguardano il movimento. L’esempio è l’incontro di Villa Santina “Il Carnico dei valori”, con relatori di livelli, che è stata praticamente ignorato da quasi tutte le società. Lo stesso discorso vale per la “Partita del Dono” di inizio novembre a Cavazzo, dove era lecito aspettarsi una maggior partecipazione. La finestra di mercato di luglio, ridotta rispetto al passato, ha funzionato bene, così come è stato definitivamente digerito lo slot delle sostituzioni. Accolta bene anche la maggior distribuzione delle partite nell’arco della settimana. Sono soddisfatto anche del comportamento generale del tesserati, sia in campo che fuori. Mi piacerebbe che quando vado a vedere le classifiche finali della Coppa Disciplina nel settore giovanile, non ci fossero sanzioni nelle colonne riservate a allenatori e dirigenti. A proposito di giovani, al netto della drammatica situazione numerica, la stagione si è svolta nel migliore dei modi. È fondamentale proseguire il torneo Juniores e noi siamo pronti a sostenere le società. Positiva anche l’esperienza della Rappresentativa del selezionatore Marco Fabris, anche se l’attività è stata più contenuta rispetto al passato. Per il 2026 ritengo non sia necessario effettuare particolari modifiche, ma avremo modo di discuterne negli incontri di vallata nei primi mesi del nuovo anno. Inizieremo probabilmente un po’ prima rispetto agli ultimi anni. Per la Terza faremo i modo di ridurre da 4 a 3 i turni infrasettimanali, anche se i ponti non ci aiutano. Infine, riterrei opportuno rivedere la formula del Progetto Valorizzazione Giovani». A questo proposito, le prime tre classificate dei rispettivi gironi sono Villa, Cedarchis e Campagnola; Cercivento, Stella Azzurra e Arta Terme; Edera, San Pietro e Comeglians.

SULLI «Abbiamo formato un gruppo di lavoro per fare un’analisi dei nostri territori per capire oggi e in futuro come muoverci rispetto alla denatalità. Vogliamo mettere in campo tutte le iniziative necessarie per questo tema, che è fondamentale. Ci avvarremo di personale altamente qualificato. Non c’è solo il calo demografico, ma anche ragazzi che fanno altri sport e molti che non ne praticano nessuno. Dovremo lavorare su questo». Il consigliere regionale, che è la persona di riferimento per il mondo del Carnico, ha poi sintetizzato quanto effettuato grazie al contributo triennale della Regione FVG.

ROS «Sono contento, perché vedo che c’è un bellissimo lavoro dietro a questo movimento. Abbiamo bisogno di arbitri, stiamo cercando di fare qualcosa, Luca Zufferli è stato in una scuola a Gemona due settimane fa e potrebbe venire anche a Tolmezzo. Pure noi, infatti, dobbiamo reclutare ragazzi. Ricordo che nell’ultimo Carnico hanno diretto anche arbitri delle categorie superiori».

MUSIG «Sono qua per la prima volta ed è un orgoglio. Per me il Carnico è un’eccellenza. Cercheremo sempre di stare vicini a questo movimento».

Sono intervenuti anche l’allenatore dell’Ardita Maurizio Romanin (che ha evidenziato i problemi del tesseramento nei primi giorni di luglio, quando cioé a livello nazionale c’è il cambio stagione, mentre sugli arbitri ha sottolineato come alcuni di essi abbiano un comportamento arrogante, che rischiano di rovinare l’immagine dell’associazione, facendo anche presente che  anche loro, come i giocatori, dovrebbero riscaldarsi prima della partita, cosa che non sempre succede), mentre il presidente dei Mobilieri Carlo Di Lena, dopo aver sottolineato, scherzando ma non troppo, che l’Assemblea si tiene proprio nel giorno dell’apertura degli impianti sciistici, è intevenuto sul settore giovanile. Il presidente del Campagnola Stefano Marmai, all’ultimo intervento in questo ruolo dopo sei anni visto che a fine mese scadrà il mandato e non si ripresenterà, è intervenuto sulla riforma dello sport, «che ci ha messo molto in difficoltà. Ci sono cose che hanno complicato questo mondo, anzichè semplificarlo. Bisognerebbe trovare delle soluzioni che non appesantiscano il sistema. Vista la situazione, sono ben contento di lasciare questa carica». Oscar Del Fabbro, presidente del Sappada, è intervenuto sula fusione con il San Pietro, ribandendo che la nuova società metterà in primissimo piano il settore giovanile. Il ds del Fusca Gianluca Nucera ha affermato che le partite della Terza sono troppe (Castello e Ravascletto ne hanno giocate rispettivamente 34 e 33), considerando che ci sono società meno strutturate, suggerendo di redistribuire la composizione dei gironi, suggerendo 13 in Prima, 13 in Seconda, 12 in Terza. Plazzotta ha risposto che una suddivisione del genere è impossibile, altrimenti c’è il rischio che, se poi magari due squadre si ritirano, in Terza l’anno successivo ci sarebbero solo 10 squadre. «Ma stiamo studiando la possibilità di dimunuire la partite di campionato della categoria», ha aggiunto il delegato.

Le conclusioni sono state affidate a CANCIANI: «Faremo i campi in sintetico a due condizioni. La prima che ci sia aggregazione per il settore giovanile tra le società, perchè il nostro sviluppo passa da lì. La seconda è che dobbiamo capire dove andiamo. So che i politici promettono, ma i soldi vanno spesi con oculatezza e attenzione. Ho letto di possibili comuni dove costruirli: io sinceramente non lo so. Sulla riforma dello Sport, nessun partito dell’arco costituzionale ha detto che non andava bene. Quindi chi è causa del suo mal, pianga se stesso. È necessaria una sburocratizzazione, altrimenti le società le perdiamo. Dobbiamo combattere per far sì che il sistema pian piano vada avanti. Da noi ogni anno il tesseramento deve essere rinnovato, con tutte le relative problematiche. Grazie anche alla stampa, che segue al meglio questo mondo».

Consegnate nell’occasione le targhe per i primi classificati della Coppa Disciplina (Sappada in Seconda, Mobilieri negli Juniores e Pontebbana nei Giovanissimi, mentre Cavazzo per la Prima e La Delizia per la Terza non avevano rappresentanti presenti) e per il San Pietro, vincitore del Torneo Giovanissimi.

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