di MASSIMO DI CENTA
Tutto da decidere in Prima Categoria, sia in testa che in coda, anche se la diciottesima giornata ha fatto registrare risultati che in qualche modo hanno dato un indirizzo ben preciso alle ultime quattro giornate.
Partiamo dal vertice, dove il Cavazzo, vincendo lo scontro diretto con la Folgore, si riprende la vetta solitaria con l’unica certezza di avere il destino nelle proprie mani. È un primo posto importante quello dei viola, che però non hanno incantato sul piano del gioco, come ha ammesso con la solita obiettività il tecnico Manuel Sgobino, giustamente consapevole che da qui alla fine tutto può succedere. La Folgore esce battuta dal confronto ma ha dato dimostrazione di aver ritrovato brillantezza e smalto, dopo un periodo in cui sembrava davvero fare tanta fatica.
La stessa fatica che ha fatto il Cedarchis per venire a capo della solita irriducibile Pontebbana che quando gioca con le grandi fa sempre la sua bella figura. I giallorossi vengono da una serie impressionante di vittorie e ci sta che in alcune partite possano tirare il fiato, anche se la cronaca del match ci racconta di una Pontebbana solida ma mai particolarmente pericolosa. Forse per il “Ceda” sarebbe stato meglio se dalla sfida di Cavazzo fosse uscito un pareggio, ma anche così il primo posto è a portata di mano, senza dimenticare però che le squadre che ha davanti sono due e quindi occorrerebbe almeno un passo falso per entrambe. A questo proposito vediamo gli impegni delle tre di testa per gli ultimi 360’: il Cavazzo avrà in sequenza Campagnola in trasferta, Lauco in casa, Pontebbana fuori e Illegiana in casa. La Folgore è attesa da un doppio impegno casalingo (Real e Campagnola), la trasferta di Lauco e chiuderà a Villa contro la Pontebbana. Per il Cedarchis la trasferta di Illegio, Viola in casa, Villa allo “Sbordone” e derby in casa col Real nell’ultimo turno. Per tutte e tre incroci con le squadre in lotta per la salvezza, sfide sempre scomode nelle ultime giornate, perché in questi frangenti la componente psicologica è importante come quella tecnica. Si gioca più con la testa che con le gambe, insomma.
Passando alla parte basse della graduatoria, è molto importante il successo del Real che vince in rimonta in casa contro la Viola e dopo tante domeniche si tira fuori dalle ultime tre. Certo, il calendario che attende i biancorossi non è assolutamente semplice, ma anche le altre dovranno far punti, per cui questo quartultimo posto rimane comunque un buon viatico per il futuro. La Viola invece ha già un piede in Seconda, vista la salvezza lontana otto punti, con la retrocessione che potrebbe arrivare già nel prossimo turno.
Nonostante il successo nello scontro diretto con il Lauco anche la situazione dell’Ovarese è abbastanza complicata, ma almeno i biancazzurri si sono regalati una speranza e hanno messo in grande difficoltà il Lauco, per la prima volta tra le ultime tre da quando è iniziato il campionato.
La sconfitta in casa del Villa (maturata nel finale) rimette in ansia l’Illegiana (calendario tosto nelle ultime quattro giornate per i neroverdi, che dovranno andare anche a Ovaro) che sembrava aver preso un piccolo ma decisivo vantaggio negli ultimi turni. Gli arancioni, invece, si riportano al quarto posto, approfittando della sconfitta del Campagnola in casa dei Mobilieri, che con questo successo si mettono praticamente al sicuro, guadagnando il centro esatto della classifica.
IL PROTAGONISTA. Rispetto ai suoi standard, quest’anno Josef Gloder non ha segnato molti gol: quello, decisivo, rifilato ieri al Lauco è il terzo in campionato, ma ha un peso specifico enorme perché regala ai biancazzurri briciole di speranza. È una buona notizia per il tecnico Fadi che si ritrova col peggiore attacco e la peggiore difesa del campionato. Ritrovare almeno i gol del suo migliore attaccante potrebbe essere davvero una buonissima notizia.
(nella foto di Alberto Cella, il gol decisivo di Zanon in Cavazzo-Folgore)