CEDARCHIS-LAUCO 1-0
GOL: st 45’ Gollino.
CEDARCHIS: De Giudici, Zanier, Drammeh, Ilic (39’ st Temil), Fabiani, Tassotti, Caroli (18’ st Puntel), Simone Puppis (1’ st Zancanaro), Gollino, Sanchez (39’ st Fantin), Carew (16’ pt Radina). All. Luciano Candoni.
LAUCO: Costa, Devis Iaconissi, Sicco, Forgarini, Marco Antonipieri, Moroldo, Enrico Antonipieri, Mazzolini (35’ st Verona), Conte (25’ st Maldera), Gabriele Guariniello (28’ st Adami), Brollo. All. Angelo Spiluttini.
Arbitro: Pujatti di Pordenone.
Note: ammoniti Caroli, Zancanaro ed Enrico Antonipieri. Calci d’angolo 7-2 per il Cedarchis, recupero 2’+8’.
di ANDREA CALESTANI
ARTA TERME – Il gol allo scadere di Gollino fa tornare il sorriso in casa Cedarchis dopo una settimana difficile e una serie di tre sconfitte consecutive. Buona la prima dunque per Luciano Candoni in panchina, anche se l’impressione è che ci sia ancora molto lavoro da fare.
Il Lauco, infatti, nonostante le pesanti assenze, gioca una bella partita all’insegna dell’ordine e del sacrificio, limitando bene i più quotati avversari, che partono subito forte: il tiro di Sanchez sporcato da un difensore viene deviato in corner da Costa, più innocua la conclusione di Gollino ed è quindi Carew (11’) a calciare male da buona posizione. Dopo il primo quarto d’ora gli ospiti prendono bene le distanze e così, al di là di una botta di Radina respinta col corpo da Brollo e un rasoterra a lato di Zanier, non succederà altro fino all’intervallo.
Nella ripresa non cambia il tema tattico dell’incontro, con i padroni di casa vicini al gol al 15’ quando Costa respinge corto la punizione di Tassotti e Zancanaro non riesce a sfruttare sottomisura.. “Ceda” però troppo impreciso in fase di impostazione e così i minuti scorrono senza particolari sussulti. Le occasioni migliori intorno alla mezz’ora arrivano non a caso con una conclusione dalla distanza (Ilic, questa volta è Moroldo a opporsi) e un calcio piazzato, quando Tassotti gira di testa a lato sul corner di Sanchez. Quando la partita sembra destinata a finire a reti bianche, ecco invece il gol decisivo: il neoentrato Fantin lascia partire dalla tre quarti sinistra un cross velenoso che trova la deviazione vincente di Gollino all’altezza del secondo palo.