CEDARCHIS-OVARESE 4-0
GOL: pt 14′ Pasta, 22′ Tomat; st 44′ Tomat, 51′ Alberganti.
CEDARCHIS: Del Negro, Zanier, Simone Puppis (45’st Faccin), Ilic (1’st Caroli), Fabiani, Tassotti, Carew, Puntel, Tomat (45’st Alberganti), Sanchez (45’st Di Lorenzo), Pasta (34’st Fantin). A disposizione: Pagnucco, Drammeh, De Giudici. All. Luciano Candoni.
OVARESE: Nadalin, Cencini (25’st Ruben Fadi), Della Pietra, Quercioli (17’st Felice), Campetti, Gariup, Antonio Gloder, Flavio Fruch (1’st Bassanello), Josef Gloder (44’st Primosig), Pellegrina, Dessì (17’st Polonia). A disposizione: Topan, Coradazzi, De Antoni, Agarinis. All. Denis Fadi.
Arbitro: Massimo Picco di Udine.
Note: ammonito Cencini. Angoli 11-3 per il Cedarchis. Recupero 3’+7′.
di MASSIMO DI CENTA
ARTA TERME Un Cedarchis travolgente nel primo tempo e di saggia amministrazione nella ripresa supera senza tanta fatica l’Ovarese e si prepara al ritorno della semifinale di Coppa (mercoledì 30 a Villa contro la Folgore, partendo con due gol di vantaggio) confermando il suo periodo di forma scintillante. Giocano davvero bene i giallorossi nella prima frazione, alternando fraseggi brevi, scorribande sulle fasce e cambi di campo improvvisi, con Sanchez e Candoni imprendibili sulle corsie esterne e tutti gli altri a fare il loro dovere nelle rispettive zone di competenza. È chiaro che contro questo “Ceda” l’Ovarese potesse avere poche speranze in questa sua stagione nella quale sarà destinata a soffrire. Denis Fadi (che lamentava qualche assenza, con la sua rosa che non è così profonda come quella degli avversari) però può consolarsi con un ripresa in cui i suoi hanno tenuto il campo con dignità e impegno, tant’è vero che gli ultimi due gol sono arrivati nei minuti finali, quando ormai anche la concentrazione era calata inevitabilmente. Certo, in casa giallorossa adesso si mangeranno le mani per quei punti persi nell’immediato dopo Radina, perché ora in classifica sono, almeno fino a domenica, a due punti dal Cavazzo e a cinque dalla Folgore. È un “Ceda” davvero ben costruito, con giovani di talento e meno giovani che ancora sanno essere importanti. L’Ovarese, dal canto suo dovrà sudarsi la salvezza, ma i tanti scontri diretti che giocherà sul suo campo le offrono margini di speranza più di quanto non dica la classifica.
Serata umida e campo bagnato allo “Zuliani”, ma il Cedarchis parte subito a razzo e dopo una decina di minuti potrebbe già sbloccarla, quando su una palla persa banalmente a centrocampo dall’Ovarese, Sanchez è bravo a conquistare la sfera ed esplodere la conclusione che scuote la traversa, poi sul proseguo dell’azione Tomat, da dentro l’area, obbliga Nadalin alla respinta con i piedi. Passano solo 3’ e arriva il vantaggio: Pasta, con un filtrante, serve Tomat sul lato destro dell’area. Il numero nove cedarchino resiste alla tentazione del tiro e tocca dietro per lo stesso Pasta che arriva a rimorchio e infila Nadalin di prima intenzione. Per l’ex Ragogna tre partite e quattro gol in campionato da quando è arrivato. Al 22’ ecco il raddoppio, con Tomat che riceve un pallone all’interno dell’area spalle alla porta, si gira in poche zolle e fulmina Nadalin. Cinque minuti dopo l’unico squillo dell’Ovarese: Josef Gloder va via sul lato destro dell’area, resiste al contatto fisico con Fabiani, si allarga e da posizione decentratissima riesce comunque a inquadrare lo specchio della porta, trovando però la deviazione di Del Negro che si salva con l’aiuto del palo. La frazione va avanti col Cedarchis che controlla e l’Ovarese che non trova mai la strada verso la porta avversaria.
Nei primi minuti della ripresa il protagonista è Puntel, che va alla conclusione per ben tre volte: la prima termina sull’esterno della rete e le altre due sono messe in angolo da Nadalin che qualche minuto dopo con un bell’intervento mette ancora in angolo un tiro sul secondo palo dello scatenato Sanchez. Con il passare dei minuti, il “Ceda”, giustamente, decide di controllare e l’Ovarese riesce a non correre più grandi rischi, provando anche qualche sortita offensiva con Del Negro che però sarà chiamato in causa solo nel recupero, deviando di piede una conclusione di Polonia. Prima di questo tentativo, c’era stato il terzo gol, al minuto 44, dei locali: Tomat conquista palla sulla trequarti, arriva fino al limite dell’area e da lì mette alle spalle di Nadalin. Al sesto minuto di recupero c’è gloria anche per il neo entrato Alberganti, che in diagonale fulmina Nadalin, sfruttando un appoggio di Fantin, ben raggiunto da Puntel con un pallone dosatissimo all’interno dell’area.
(nella foto le squadre all’ingresso in campo con la maglia de “Il Carnico Dona”)