PALUZZA–REAL: UN AFFARE DI FAMIGLIA

Matteo Zammarchi

Paluzza–Real era una delle partite più importanti dell’ultima giornata della prima fase della Coppa Carnia. Il passaggio del turno del Real (che in sede di composizione dei gironi sembrava scontato) si era complicato non poco: la partenza frenata dei campioni ed il brillante inizio dei nerazzuri di Moser avevano disegnato un classifica anomala con i biancorossi costretti a vincere nei 90’ per passare il turno. Il primo vero esame, insomma, per la squadra di Ortobelli. Inizia il match ed il Paluzza ci dà dentro di brutto: i paluzzani corrono come cavalli, asfissiando il Real in ogni zona del campo: Moro e Alessio Di Centa portano il primo pressing asfissiante quando i difensori avversari (secondo i dettami canonici di Ortobelli) sono i primi facitori di gioco. Il risultato è che il Real non riesce a partire “da dietro” e deve ricorrere al lancio lungo, cosa che proprio non sa fare. Ogni giocatore in maglia biancorossa è raddoppiato, quasi triplicato in marcatura e così diventa davvero difficile giocare.
Ivancea calamita tanti palloni, nelle retrovie Alberto Morassi (mamma mia ,che partita!) e Concina sono insuperabili. Poi succede che Ivancea prende palla a 60 metri dalla porta, va via sull’out bevendosi spazio ed avversari. Entra in area da sinistra, dribbla l’ultimo difensore e mette nel mezzo una palla che il piattone di Moro trasforma nell’1 a 0. Il Real è un pochino nervoso: prima protesta per un mani in area (classica situazione in cui il rigore si può dare o no senza destare scalpore) e nelle discussioni che si accendono Vidoni protesta come mai lo abbiamo sentito in 30 anni di straordinaria carriera. Robeto Agostinis dice qualcosina  e allora Veritti lo caccia. Povero Roby! Ormai non può aprire bocca. A fine partita ha dato la sua parola di non aver offeso nessuno e conoscendolo, gli crediamo. Fatto sta che il Real è in 10 e sotto di un gol alla fine del primo tempo. In tribuna, tutti si chiedono: “Ma il Paluzza, reggerà questo ritmo?”. Il sospetto è forte e trova conferma quando Vidoni (in sospetto fuorigioco) riprende un tiro respinto dal palo e sigla il pari. I nerazzurri mostrano in questo frangente di non aver quella freschezza che serve per essere reattivi. Vidoni (che dalla tribuna pareva in posizione regolare al momento del primo tiro, quello che prende il palo) apre crepe importanti nelle sicurezze del Paluzza. Il pareggio garantirebbe alla squadra del presidente Urbano il passaggio del turno, ma il Real ormai ha invertito l’inerzia. Di invertito c’è anche la punizione che decreta il vantaggio biancorosso, perché Petris il fallo lo subisce ma Veritti lo fischia al Real. Andrea Morassi che fin lì ha perso la sfida in famiglia col fratello Alberto si incarica di trasformare il piazzato dal limite ed alla fine è l’episodio che decide le sorti del match (e quello della sfida in famiglia …). A proposito di famiglia, quella Zammarchi è presente al gran completo: in biancorosso c’è Luca (classe 1986), in nerazzurro ci sono Matteo (classe 1993) ed in panchina papà Pierangelo (classe 1965) pronto ad entrare per un evento che crediamo abbia pochi riscontri nella storia del calcio, ovvero un papà e due figli in campo! A voler essere pignoli, in tribuna c’è anche nonno Giovanni (classe 1935)… un’intera generazione di “Piri” insomma, con Luca che ormai è diventato “Piri” a tutti gli effetti, Matteo che va per “Piri picciul” e Pierangelo che orami è … “Piri l’originale”! Ah già, c’è un altro gol e naturalmente lo sigla uno della famiglia Zammarchi, Luca, che fa il 3 a 1 e chiude i giochi. Paluzza – Real, un affare di famiglia insomma, vinto dalla squadra più forte e persa da una squadra che sta cercando di diventare grande e può riuscirci, perché ha cuore, coraggio, voglia e tanto entusiasmo.

2 Comments

  • Posted 19 Maggio 2011 16:27 0Likes
    by Alessio Di Centa

    Vidoni NON era in fuorigioco sul pareggio e forse la punizione del 2 a 1 era assolutamente a nostro favore … aldilà di questo però il real è una squadra che fa girare il pallone in maniera splendida, e corrergli dietro per 90 minuti ti ammazza ! Comunque si può imparare molto da questo tipo di partite ! P.S. è stato un piacere vedere giocare una famiglia intera, in una stessa partita: GRANDISSIMI i 3 ZAMMARCHI !! ciao ALESSIO

  • Posted 19 Maggio 2011 18:32 0Likes
    by gianca

    Grazie Massimo per questo articolo; ci voleva proprio dopo la partita di ieri sera.
    Devo dire che i giovanotti ex-Real mi son piaciuti un sacco.
    E parlo di Morassi Alberto “Alby”, Petris Federico “Fede”, Marconi Giulio e Di Gallo Devis detto “Gladiatore”. Han combattuto come matti per mettere sotto i loro avversari.
    Ma in generale è stato un bel Paluzza, dei veri combattenti.
    Complimenti ragazzi.
    Per la prima volta non ho sentito tra i tifosi la voce di nonno Linto, al secolo Candoni Olinto, nonno di “Federico”. Non ho capito se ieri sera tifava per il suo Real o per il Paluzza. Certamente se Fede gli avesse regalato un goal, un urlo lo avrebbe cacciato.

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