I NUOVI SPOGLIATOI DI SUTRIO INTITOLATI A MICHELE QUAGLIA

Sono trascorsi 15 anni da quel maledetto pomeriggio di maggio del 2000, quando, durante una seduta di allenamento, il destino decise di portarsi via con sé i sogni, le aspettative ed il futuro di Michele Quaglia, giovane talento dei Mobilieri. Il suo cuore si fermò dopo una corsa più o meno a metà campo, rendendo inutili i tentativi di restituirgli quella vita che gli stava sfuggendo. Qualche mese prima di Michele se n’era andata la mamma, Giuseppina, lasciando papà Manlio ed il fratello Luca in un vortice di domande senza risposte. Perché la fine di una vita non ha mai una risposta plausibile, soprattutto quando gli anni vissuti sono talmente pochi che non si fa nemmeno in tempo ad accumulare tutti i  ricordi che si vorrebbero lasciare. Ricordi che la società gialloblu, in accordo con papà Manlio, decise di “racchiudere”  in un torneo da dedicare al ragazzo. Poi, però, qualcosa si incrinò tra famiglia e società: niente di clamoroso, ma un allontanamento progressivo, dovuto probabilmente a quegli stati d’animo senza spiegazioni che spesso segnano i rapporti di chi è costretto a condividere, da posizioni affettive diverse, la stessa tragedia.  Adesso però c’è la voglia di ricordare Michele tutti insieme, con qualcosa che resti per sempre proprio su ”quel “ campo: i nuovi spogliatoi. E’ stata la società a suggerire all’Amministrazione comunale l’intitolazione dei locali a Michele, come simbolo di continuità dell’impegno nel settore giovanile.  Il presidente Alessandro Marsilio ed i suoi collaboratori hanno voluto fare le cose con cura, senza tanti clamori ma con un’iniziativa di grande sensibilità, in programma sabato 20 giugno a partire dalle ore 10: si terrà prima una breve cerimonia, col taglio del nastro e la scopertura della targa, quindi si svolgerà una partitina fra le vecchie glorie (si è cercato di coinvolgere i “campioni” degli anni ’70-’80, quelli degli scudetti…) e infine ci sarà il pranzo per tutti i presenti. Un buon motivo per esserci : a Michele, siamo sicuri, farebbe piacere.