SENZA RETI L’ANTICIPO FRA ARTA E REAL

ARTA – REAL I.C. 0-0

ARTA: Somma, Giarle, Bellina, Merluzzi, Franco, Farinati, Christian Puntel (35’st Floreani), Simone Cassutti (20’st Candoni), Bogarelli (29’ st Papadia), Mentil (27’ st Temil), Nieddu (14’ st Moro). All. V. Radina.
REAL I.C.: Concina, Brollo, Andrea Morassi (46’st Cacitti), Mori, Rainis, Paolo Puntel (16’st Malattia, 10’st Alberto Morassi), Martini (22’st Di Gleria), Matis, Bonfiglioli, Cecconi, Bertolini. All. A. Ortobelli.
ARBITRO: Cozzi di Maniago.
NOTE: ammoniti Merluzzi, Malatti, Matiz e Candoni.

ARTA TERME
Alla fine nell’anticipo della Prima Categoria esce il classico pareggio che non accontenta nessuno: non l’Arta, in cerca di punti e di un’iniezione di fiducia ma nemmeno il Real, che voleva centrare un tris di vittorie per confermare il buon inizio di stagione. Vincenzo Radina, che dopo il pesante ko di Sutrio nel turno di recupero infrasettimanale, aveva strigliato a dovere i suoi, alla fine può dirsi soddisfatto, perché se non altro ha avuto risposte importanti sul piano del carattere, dell’atteggiamento ed anche per alcune buone giocate. Dall’altra parte, Adriano Ortobelli non sarà soddisfattissimo, perche la sua squadra non è stata particolarmente brillante. Su una cosa però sono tutti d’accordo, rossoblu e biancorossi: l’arbitraggio di Cozzi non ha soddisfatto nessuno. Il Real reclama per due gol annullati (uno a Bonfiglioli e uno a Rainis) per due fuorigioco millimetrici e per un tocco di mano in area: in questa circostanza la palla ha colpito prima la coscia e poi il braccio (non proprio aderente al corpo) di un difensore dell’Arta. I termali, dal loro canto, erano imbufaliti con Cozzi per una specie di giallo accaduto all’ultimo secondo dei 5’ di recupero: punizione dal limite di Temil che Concina respinge. Nel momento in cui Moro si avventa sul pallone e lo mette in porta arriva il triplice fischio. A fine gara, tutti hanno ammesso che l’arbitro, prima della battuta del calcio di punizione, aveva avvisato che avrebbe fischiato la fine. Due domande, allora: perché non fischiare la fine prima della battuta del calcio di punizione (visto che si era già oltre il quinto minuto di recupero)? E se il tiro di Temil fosse finito sul braccio di uno dei giocatori in barriera all’interno dell’area? Decisione davvero cervellotica quella del direttore di gara e destinata a suscitare polemiche, anche se occorre sottolineare la correttezza con la quale i rossoblu l’hanno accettata. Ci siamo soffermati a lungo su questi episodi anche perché oggettivamente la gara ha detto pochino: le occasioni si contano sulle dita di una mano e i portieri sono stati davvero poco impegnati: una punizione di Nieddu nel primo tempo finita sulla parte alta della traversa è stato il tentativo più convinto per sbloccare un pareggio che, come detto, non accontenta nessuno ma è giusto per quanto visto in campo.

 

L’AUDIOINTERVISTA A VINCENZO RADINA


(nella foto Redam, Simone Cassutti e Rainis)

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