Il Campionato Carnico riparte con l’edizione numero 69

di BRUNO TAVOSANIS

Oggi, 25 marzo, manca esattamente un mese all’inizio della nuova stagione, visto che la prima giornata di Coppa Carnia è in programma lunedì 25 aprile, come anticipato dalla Federazione nella prima delle due riunioni del 2022 con i presidenti; data quindi da ufficializzare, ricordando peraltro che ancora non è stato comunicato quando si apriranno i termini per le iscrizioni a campionato e coppa.
In ogni caso quella che prenderà il via domenica 1° maggio (anche in questo caso data da confermare) sarà l’edizione numero 69 del Campionato Carnico, che dal 1951 ad oggi si è interrotto solo nel 1976, dopo il terremoto, e negli ultimi due anni causa Covid.
Nel primo caso il campionato sarebbe dovuto partire il 9 maggio, tre giorni dopo il catastrofico sisma che devastò il Friuli.Niente campionato, ovviamente, ma il calcio non si fermò: un modo per ripartire, per cercare di ritornare alla normalità, per trovare almeno un paio d’ore di serenità in quel drammatico periodo.
Fu quindi ideato il Torneo della Vallate, al quale presero parte ben 38 squadre, che giocarono in quell’estate fra le 12 e le 14 partite a testa. Per la cronaca si imposero nei cinque gironi l’Ampezzo, l’Ovarese, i Mobilieri, la Moggese e il Cavazzo.
L’unico anno, quindi, nel quale il calcio carnico è rimasto completamente fermo è il 2020, mentre nel 2021 si è disputata una versione allargata della Coppa.

Il primo campionato (allora si chiamava Torneo Carnico) si disputò nel 1951 e presero parte otto squadre della Carnia e due della Valcanale; doverosa sottolineatura per coloro (fortunatamente pochi) che affermano come nel Carnico dovrebbero giocare solo squadre carniche. La definizione “Campionato Carnico” è stata adottata essendo la più semplice e immediata; del resto suona decisamente meglio di “Campionato Alto Friuli” o “Campionato a nord di Gemona”, per dire.

A contendersi il titolo furono due formazioni che non sono più presenti nel Carnico: vinse infatti la Pro Tolmezzo (che ora, dopo varie vicissitudini, è diventata Tolmezzo Carnia e milita nel campionato di Promozione) davanti al Raibl di Cave del Predil. Alle loro spalle si classificarono, nell’ordine, Sutrio, Amaro, Ampezzo, Villa, Timau (precursore del Timaucleulis), Paluzza, Pontebbana e Arta.

L’unica squadra presente in tutte le 68 edizioni del Carnico finora disputate è il Villa, seguito da Ampezzo (67), Moggese (66), Amaro (65), Edera (64), Arta Terme e Pontebbana (63), Paluzza e Mobilieri Sutrio (62), con “top ten” completata dal Timaucleulis (59).

(foto di Alberto Cella)

 

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