Daniele Iob: «Alcuni commenti mi hanno profondamente ferito e amareggiato»

di MASSIMO DI CENTA

I 10 gol messi a segno da Daniele Iob nell’ultima partita del suo Campagnola contro il Fusca nell’ultima giornata di campionato hanno scatenato, in questi giorni, un mare di polemiche, basti leggere i commenti alla notizia sulla nostra pagina Facebook. Ci sembrava giusto, a questo punto, sentire anche l’attaccante gemonese, che si dice molto amareggiato per la vicenda.
«E come potrei non esserlo? – ci dice -. Io non frequento i social, ma mi hanno riferito di alcuni post che mi hanno ferito profondamente. Davvero non riesco a capre le mie colpe. Quali sarebbero? Quelle di aver segnato troppi gol? Faccio l’attaccante, ero in corsa per il titolo di cannoniere e ho cercato semplicemente di incrementare il mio bottino personale, anche perché non sapevo quante reti potesse segnare Basaldella, mio concorrente diretto».

Le parole più usate, per Campagnola-Fusca, sono state “vergogna” e “farsa”.
«Per quanto mi riguarda, posso dire che è stata una partita ”vera”, con loro che hanno fatto la loro parte e la mia squadra che ha cercato di mettermi in condizione di segnare più reti possibili. Cosa avrei dovuto fare? Fermarmi? Non segnare? Ho cercato di sfruttare tutte le situazioni possibili. Io non discuto sul fatto che alcune potessero essere annullate per un possibile fuorigioco, ma se l’arbitro ha concesso il gol cosa dovevo fare? Dirgli che ero in fuorigioco? Quando si è in campo mica è facile valutare la propria posizione. Se è per questo mi sono stai annullati due gol, ma non mi sono neanche sognato di insultare l’arbitro».

In molti dicono che potevi fare a meno di esultare contro una squadra in inferiorità numerica.
«Altra cosa non vera. Io ho esultato per i primi due gol, per gli altri sono tornato verso il centro del campo senza neanche un gesto, tranne in occasione del nono gol, quando ho parlato con la mia panchina senza alcuna offesa per gli avversari. Chi era presente al campo può testimoniare. Si è parlato di rispetto: per come la penso io, fermarsi più che rispetto è un gesto di umiliazione. E comunque negli ultimi 10’ non abbiamo oltrepassato la metà campo ed abbiamo chiesto ripetutamente all’arbitro di fischiare subito la fine. Poi, è chiaro, ognuno la vede a modo suo».

Qualcuno ha anche detto che è stata una delle pagine più brutte del Carnico.
«Mi riesce davvero difficile pensare che segnare più gol possibili sia un fatto negativo. Le pagine brutte del Carnico sono altre: la violenza, le offese tra giocatori, il mettere in difficoltà un arbitro giovane e il mancato rispetto delle regole».

Ma questa vicenda cosa ti lascia dentro?
«Tanta amarezza. Soprattutto perché sono state scritte e dette cose non vere. Io potrò avere tutti i difetti di questo mondo, ma credo di rispettare le regole. Non sono mai stato espulso in carriera e quest’anno non sono stato neanche mai ammonito, evitando di reagire ad offese personali che mi hanno ferito come uomo prima che calciatore».

Cosa vorresti a dire a Basaldella?
«Il “Basa” sa già cosa penso di lui. Ci siamo parlati dopo Amaro-Campagnola: è un grandissimo bomber e una persona fantastica. Gli faccio i complimenti per la sua grandissima stagione».

 

 

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