Le parole del protagonisti del week-end

di BRUNO TAVOSANIS

Proponiamo le considerazioni di alcuni protagonisti delle partite del fine settimana.

MATTIA PAOLUCCI (Campagnola)
«Ho fatto tre assist e un gol, ma quella contro il Villa è stata una bella partita non solo per le statistiche personali, bensì per la prova di tutta la squadra. Dopo l’eliminazione dalla coppa dovevamo dimostrare sia a noi che alla società che la partita di mercoledì è stato un bruttissimo incidente di percorso. Sabato si capiva già all’arrivo nello spogliatoio che da parte di tutti c’era voglia di riscatto. Complessivamente per il Campagnola è stato un buon inizio di campionato, l’obiettivo rimane salvarci prima possibile, però abbiamo ben chiaro quale può essere il nostro potenziale. Se troviamo la continuità giusta, possiamo toglierci delle belle soddisfazioni».

FRANCESCO MOSER (all. Folgore): «Alla coppa ci tenevamo molto, ma purtroppo tra errori davanti prima e dietro poi abbiamo favorito una squadra, il Cercivento, che è stata brava a sfruttare gli episodi, ma che comunque ha portato a un 4-1 molto bugiardo per quanto visto in campo. Sabato con i Mobilieri sapevamo il valore degli avversari, c’era il rischio che i risultati di coppa potessero dare qualcosa di più a loro e meno a a noi come carica mentale, ma i ragazzi sono stati praticamente perfetti. Ritengo la vittoria ampiamente meritata, visto che non abbiamo concesso niente dietro e sfruttato le occasioni davanti in un campo condizionato dal brutto tempo, nel quale non si poteva esprimere un bel calcio. La coppa purtroppo è andata ed era per noi un obiettivo, ci rimane un campionato da migliorare come posizione finale della stagione precedente, ma la squadra c’è e sabato, nonostante importanti assenze, lo ha dimostrato».

CRISTIANO PUNTEL (Paluzza)
«Una giornata molto positiva per me ma soprattutto per la squadra, perché con l’Ovarese abbiamo guadagnato 3 punti pesanti in chiave salvezza, che per ora rimane la priorità. Entrambi i gol sono frutto di ripartenze culminate con due cross dalla sinistra, di cui uno ha trovato la mia deviazione diretta in porta sul secondo palo. Il secondo invece ha trovato la sponda di petto di Zammarchi, che mi ha trovato pronto a girare in rete. Lavoriamo bene e siamo in tanti, mister Di Bello e i suoi collaboratori sono bravi, ma la differenza la fa il gruppo. Ci aspettavamo un buon inizio, ma non così redditizio in termini di punti. L’obiettivo personale coincide con quello della squadra, cioè migliorare le cose fatte l’anno scorso, ma devo dire che la doppia cifra mi farebbe molto piacere. Aggiungo che il gruppo vuole dedicare la vittoria a Mirko Maieron, oltre che ai suoi cari, che ha recentemente perso il papà Enzo».

STEFANO MAGGIO (all. Velox B)
«Quella con l’Edera non la definirei una vittoria rocambolesca, nonostante il 5-4 al 95′, perché abbiamo preso dei gol da polli. Ma siamo giovani, ci sta. In ogni caso abbiamo meritato la vittoria per il gioco espresso, ma paghiamo l’inevitabile inesperienza. Il progetto Velox B procede bene, pur tra alti e bassi. Siamo in crescita e se analizzo le partite giocate finora vedo che con il Varzegnis perdiamo con con un calcio di rigore inesistente al 94′, con il Comeglians subiamo il gol del pari all’87’ dopo aver dominato. Con l’Edera il successo è arrivato perché i ragazzi ci hanno creduto sino alla fine. La squadra più forte che abbiamo incontrato? Senza dubbio l’Ardita, bella e concreta».

(in copertina da sinistra Mattia Paolucci e Stefano Maggio)

 

 

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