di BRUNO TAVOSANIS
Proponiamo le considerazioni di alcuni protagonisti delle partite del fine settimana.
GIANLUCA FIOR (Amaro)
«Sabato con l’Illegiana, a differenza di quanto accaduto la settimana precedente con la Velox, siamo riusciti a tenere il pallino del gioco già nel primo tempo, anche se nei 45′ iniziali non siamo riusciti a creare molte occasioni. Il mio gol, arrivato grazie a un bel cross di Bortolotti, è stato utile a sbloccare la situazione. Noi siamo certi delle potenzialità della squadra, ma il cambio di categoria si è sentito e per questo siamo molto contenti del bottino raccolto finora. Le ultime due vittorie ci hanno dato sicurezza, ma ora non dobbiamo abbassare la concentrazione. Il gruppo è la forza di questa squadra, sia nelle presenze agli allenamenti che nei momenti post partita. Siamo uniti come l’anno scorso e forse più, così possiamo divertirci ancora».
NICOLA CANTIN (Stella Azzurra)
«Con la Val del Lago la vittoria è stata sofferta, ma a mio parere meritata, anche se non abbiamo giocato il nostro miglior calcio. Purtroppo dobbiamo ritrovare la lucidità sotto porta: mangiamo ancora troppi gol. Il risultato è molto importante per il morale e spero ci ridia quella fiducia che dopo le ultime sconfitte avevamo perso. L’obiettivo principale al momento è raggiungere quota 30 punti per essere sicuri della salvezza, poi chiaramente si gioca sempre per vincere e fare il meglio possibile. Ovviamente farebbe piacere ottenere un grande risultato come la promozione e devo dire che la mentalità vincente del gruppo aiuta molto nel poterci riuscire. Personalmente sta andando bene, nell’ultima stagione ho chiuso in doppia cifra e quest’anno punto ad alzare l’asticella, anche se il risultato della squadra viene prima dei traguardi personali. Sono soddisfatto del gruppo che abbiamo creato dentro e fuori dal campo, perché poi alla fine la compattezza dell’ambiente è fondamentale per spuntarla».
FRANCESCO ALPINI (Cercivento)
«Su una palla lunga ho cercato di scattare per recuperarla e a quel punto ho sentito il flessore della gamba destra cedere. Ho capito subito che mi ero stirato, chiedendo immediatamente il cambio. Spero di saltare solo la prossima partita con La Delizia, ma magari, con un po’ di fortuna, potrei esserci già sabato. Infortunio a parte, mi sto divertendo in questa prima esperienza nel Carnico, che non mi aspettavo così bello, mi riferisco sia al Cercivento che al movimento in generale. In campo ci si dà battaglia, ma a fine partita si sta tutti assieme. Ho coltivato più di qualche amicizia in questi due mesi al chiosco! Vivo a Udine, quindi devo percorrere un po’ di chilometri, ma lo faccio davvero con piacere. Io ho giocato a Corno, poi tanti anni a Fagagna e infine due anni a Colloredo prima del Covid. Poi ho smesso, rientrando nell’ultima stagione con gli Amatori a Buja. A vedere le partite c’erano i dirigenti del Cercivento, hanno chiesto se qualcuno voleva provare l’esperienza del Carnico ed io ho risposto di sì. E non me ne sto pentendo. I quarti di Coppa con il Real? Mi è dispiaciuto davvero tanto non esserci, anche perché la squalifica è arrivata con due ammonizioni stupide. Ho sofferto a vederla da fuori, perchè abbiamo giocato alla pari con una grande squadra con il Real. Non so se con me in campo sarebbe andata diversamente, perchè comunque ciò che conta è il gruppo».
LUCA ZAMMARCHI (Paluzza)
«Abbiamo rischiato poco, anche se è vero che occasioni nitide da parte nostra non ci sono state, di conseguenza secondo me il pareggio era il risultato più giusto. Di certo ce l’abbiamo messa tutta. Il vento? Non ha influito particolarmente, nel senso che c’era per tutte e due le squadre. Nel secondo tempo ci ha dato più fastidio il sole. Non possiamo guardare alle posizioni alte della classifica, ci mancano i giocatori di esperienza per puntare a traguardi di quel tipo. Puntiamo a salvarci prima possibile, facendo un torneo tranquillo».
(in copertina da sinistra Gianluca Fior e Nicola Cantin)