Stella Azzurra, che colpo a Cercivento!

CERCIVENTO-STELLA AZZURRA 0-2

GOL:st 18’ Paride Pecoraro, 38’ Missoni.
CERCIVENTO: Simone Morassi, Cemin (33’st Tessitori), De Toni, Moro (45’ st Borboni), Quattrini (35’ st Quaiattini), De Conti, Alpini, Di Lena, Mazzolini, Devid Morassi, Pepe (1’st Federico Cucchiaro). A disposizione: Bifulco, Giangiacomo, Buttazzoni, Coloni, Delli Zotti. All. Francesco Nodale.
STELLA AZZURRA: Cragnolini, Dal Pont, Venier, Pugnetti, Leoner Cucchiaro, Baron, Cantin (4’st Francesco Cariolato), Simone Gubiani, Piva (14’ st Passera), Paride Pecoraro (37’ st Missoni), Matteo Gubiani. A disposizione: Saveri, Boria, Goi, Montagnese, Lorenzo Cariolato, Clapiz. All. Giancarlo Peirano.
Arbitro: Penz sez. Basso Friuli.
Note: ammoniti Cemin, Di Lena e l’allenatore della Stella azzurra Peirano. Angoli 5 a 2 per il Cercivento. Recupero 4’ + 5’.

di MASSIMO DI CENTA

CERCIVENTO È una Stella splendente (oltre che… Azzurra) quella che torna a splendere a Cercivento: la squadra di Peirano vince e convince in una partita che era un vero e proprio crocevia della sua stagione. Doveva solo vincere, per classifica e morale, e ha vinto. Ma non è stata una vittoria casuale, come spesso succede alle squadre che tornano al successo dopo un periodo di crisi. No, è stata una vittoria limpida, costruita da Peirano in settimana e terminata in campo da giocatori lucidi, precisi, determinati e razionali. Privo di Iob (infortunato) e Venturini (squalificato) il tecnico gemonese ha scalato dietro Pugnetti, affiancandolo a Leoner Cucchiaro, con il presidio ai lati di Dal Pont e Venier. Nel mezzo, il gran lavoro di Baron e Matteo Gubiani, con Cantin, Piva e Paride Pecoraro a pungere davanti. Squadra logica e razionale, che ha saputo gestire molto bene la situazione. Giocarsi una partita fondamentale col fardello di cinque sconfitte nelle ultime sei gare (compresa quella in Coppa di categoria proprio contro il Cercivento) non era affatto semplice, bravi quindi i biancazzurri, per l’approccio e la gestione della gara. Dall’altra parte, il Cercivento è incappato in una di quelle giornate storte che possono accadere nel corso di una stagione. Lunga, disordinata ed imprecisa, la formazione di Nodale ha anche pagato qualcosa dal punto di vista della condizione fisica e anche questo ci sta, dopo tante partite e nel caldo anomalo di questo settembre in Carnia. Sin dalle prime battute si capisce che la Stella è sul pezzo, con la difesa sempre reattiva e la lucidità necessaria per sfruttare i larghi spazi concessi da avversari, come detto, a tratti troppo lunghi sul terreno di gioco. La prima palla gol è per Piva, che scappa sulla destra, penetra in area e sull’uscita di Simone Morassi calibra un pallonetto sul palo lontano che esce sì e no di mezzo millimetro. Il Cercivento gestisce palla più a lungo, ma non trova mai l’idea giusta per i suoi attaccanti, che peraltro ci mettono del loro, come Alpini che ha due buoni spunti ma al momento di concludere lo fa senza né potenza, né precisione. Poco prima della pausa, un’inzuccata di Pugnetti, su azione d’angolo, termina a fil dello stesso palo sfiorato in precedenza da Piva. Nella ripresa, più o meno lo stesso copione, solo che la Stella, al 18’ la sblocca: da destra Baron mette in area un pallone tagliato, sul quale Paride Pecoraro è bravo a piegare il busto in avanti come un centometrista sul filo di lana per accarezzare il pallone che s’infila sul palo lontano. Il Cercivento prova subito a reagire, ma lo fa con troppa foga e poca testa e così per i gemonesi è facile gestire ogni tipo di situazione. Cragnolini è chiamato all’ordinaria amministrazione e quando ripartono i suoi compagni danno sempre l’impressione di poter far male. Passera, in campo dopo un’ora di gioco per Piva, è bravo a costruirsi due spunti personali, ma si perde al momento di concludere. Lo stesso giocatore però si rende protagonista nell’azione del raddoppio, quando fugge sulla destra e scarica all’indietro, a centro area per Missoni (in campo da pochi secondi!) che sentenzia Simone Morassi con una conclusione precisa. Mancano pochi minuti alla fine e i locali provano a riaprirla: Di Lena, in beata solitudine sotto porta, spedisce alto un servizio da destra e poi, in pieno recupero, Devid Morassi calcia sul palo un rigore concesso dal direttore di gara per un fallo ingenuo di Cragnolini su Alpini. Finisce con quelli della Stella a festeggiare in mezzo al campo e con Peirano che corre sotto la rete ad esultare col presidente Urbani. Gesto con tanti significati, se si pensa che nei giorni scorsi il tecnico si era dichiarato disponibile a farsi da parte, visti i tanti risultati negativi.

 

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