Addio 2023, benvenuto 2024

di MASSIMO DI CENTA

Se ne va il 2023 e si porta via un altro anno di Carnico. Un anno che sportivamente è stato contraddistinto dal solito, ormai inevitabile verrebbe da dire, dominio del Cavazzo, che proprio non ne vuole sapere di abdicare. Chiaro che quando vince sempre la stessa squadra magari cala un po’ l’interesse generale, ma non ci possiamo esimere dal fare i complimenti alla società viola, un modello di organizzazione, di sfruttamento ottimale di tutte le risorse e nella sua capacità di procurarsele. Che poi la vittoria di un’altra squadra possa fare piacere ci sembra pensiero legittimo per il movimento.
Diciamo che ad appassionare gli sportivi, allora, è stata la lotta per le promozioni e per evitare le retrocessioni, è stata la Coppa Carnia che ha visto le prime volte assolute di Gemona come sede della finale e quella della Coppa di categoria, davvero un successone, se si considera che tutte le squadre vi hanno preso parte e il numeroso pubblico che ha assistito alle finali di Priuso e Moggio.
Ci sono state però anche alcune situazioni che hanno fornito motivo di riflessione: pensiamo ai tornei del settore giovanile, con sempre meno squadre al via, perché diventa sempre più difficile allestire formazioni, dovendo fare i conti con il decremento demografico ed un interesse verso il calcio che prima era monopolizzante ed ora invece è costretto a condividere le attenzioni con altre discipline. Sottolineamo con una pizzico di amarezza anche la cessazione dell’attività della Velox B, un progetto che aldilà dei risultati sportivi era assolutamente valido e di grande prospettiva.
E poi ci sono state perdite importanti per il movimento, con la scomparsa di personaggi storici che di questa manifestazione hanno scandito, ognuno nel loro ambito di competenza, momenti importanti. Questo 2023 ci ha portato via (materialmente ma non nei ricordi e nell’affetto) Enzo Cainero, Luciano Sulli, Elia Bano, Fiorenzo Scarsini, Arrigo Lunazzi, Gianni De Sandre. Francesco Gibertini, Marcello Caciagli, Mauro Fabris, Lino Nassivera e Carlo Simonetti, che su questo sito hanno avuto parole di ricordo perché se le meritavano tutte.
Ed ora ci aspetta un anno nuovo. Che Carnico sarà quello del 2024? Chissà… Ci sarà da rivedere la formula per la Terza Categoria, una delle questioni che nella scorsa stagione ha sollevato un malcontento evidente. Ci sarà da vedere se tutte le squadre potranno presentarsi al via, visti i problemi di organico che qualcuna ha manifestato. Ci sarà da vedere di reperire qualche dirigente nuovo, qualcuno che sappia portare una ventata di novità e stimoli e dare il cambio ad un gruppo dirigenziale che da troppi anni vede sempre le stesse facce e questo, per il movimento, è un fatto negativo, perchè le squadre, prima di tutto, nascono dalle società forti e capaci di trovare soluzioni (e non ci riferiamo solo all’aspetto economico).
Quindi addio 2023 e benvenuto 2024. Noi saremo ancora qui a raccontare il Carnico.
Buon anno a tutti i protagonisti di questa splendida realtà, a chi gioca, a chi allena, a chi dirige, agli arbitri e a chi (permetteteci) lo racconta.

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