MOGGESE-ANCORA 5-2
GOL: pt 3′ Fabris, 13′ Risico, 47′ Marcon; st 5′ Muner, 22′ Hoxhallari, 26′ Cecotti, 42′ Revelant.
MOGGESE: Borgobello, Raffaele Martina, Risico (23’st Schiavi), Michele Martina, Bertossio (10’st Urban), Della Mea, Revelant (45’st Fuccaro), Denis Not, Fabris (15’st Tolazzi), Marcon, Muner (10’st Mamouni). A disposizione: Rossi, Esposito, Soprano, Costantini. All. Davide Pittoni.
ANCORA: Staffolo, Cimador, Kokalla, Gorenszach (18’st Cattarinussi), Matiz, Alex Capellari (1’st Agostinis), D’Ampolo (44’st Carli), Simone Bearzi (1’st Fanzutti), Giacomuzzi (27’pt Gianluca Romano), Cecotti (44’pt Naiaretti), Emanuele Bearzi (18’st Hoxhallari). A disposizione: Rotter, Filippo Martin. All. Franco Romano (assente, in panchina Nicola Capellari).
Arbitro: Fachin di Tolmezzo.
Note: ammoniti Cattarinussi, D’Ampolo, Borgobello e Urban. Angoli 6-6. Recupero: 3’+7′.
di MASSIMO DI CENTA
MOGGIO UDINESE Esattamente 38 anni dopo la finale di Coppa Carnia vinta a Villa Santina contro il Comeglians nel 1986, la Moggese a sttembre giocherà un altro atto conclusivo, quello di questa Coppa Carnia di Terza Categoria giunta alla seconda edizione. Lo farà dopo aver battuto in semifinale l’Ancora al termine di una gara che è stata una vera e propria esplosione di gol ed emozioni. I bianconeri hanno vinto sfruttando un sollecito doppio vantaggio per poi passare ad amministrare la faccenda. L’Ancora, colpita a freddo, ha avuto una reazione rabbiosa, esponendosi però al contropiede dei bianconeri. Pittoni aveva preparato bene la gara, chiedendo a David Not il sacrificio di seguire praticamente a uomo D’Ampolo, il giocatore con più talento e inventiva degli avversari e cercando il raddoppio di marcatura quasi sistematico su Emanuele Bearzi, un altro che poteva risultare pericoloso. Inaridite o limitate le possibilità dei due elementi più temuti, è stato più facile per i bianconeri, i quali hanno stappato il match dopo soli 3’, quando una punizione di Muner dai venti metri ha colpito la barriera: il pallone si è impennato e nei pressi dell’area piccola il più lesto è stato Fabris che di testa ha indirizzato sul palo lontano, approfittando della scarsa reattività dei difensori dell’Ancora. Dopo dieci minuti, al 13’ il raddoppio: sul primo angolo della partita la difesa degli ospiti è ancora una volta poco attenta e nella mischia che si crea davanti a Staffolo il più rapido è stato Risico che ha messo dentro il raddoppio. L’Ancora prova a scuotersi ed Emanuele Bearzi cerca di dare la carica ai suoi, andando vicino al gol quando davanti a Borgobello calcia con poca convinzione e il portiere moggese rimedia. I biancazzurri alzano il baricentro, a costo di correre grossi rischi in contropiede ed infatti succede proprio così, perché negli spazi lasciati davanti a Staffolo la Moggese va a nozze, costruendosi tante occasioni. Una traversa di Risico con una conclusione da oltre venti metri, una parata di Staffolo su punizione di Bertossio, un palo di Fabris (devastante nel primo tempo) rappresentano la copiosa produzione offensiva della squadra di casa, alla quale l’Ancora risponde con un’altra iniziativa di Emanuele Bearzi respinta da Borgobello. Un secondo prima della pausa, poi, ecco il 3 a 0, con Marcon, che ricevuta palla da destra da Risico tira fuori una magia dal limite dell’area, disegnando un prodigio balistico che s’insacca sotto la traversa. Al ritorno in campo, nella ripresa, il contropiede perfetto: ripartenza, Fabris riceve palla sulla tre quarti e spalle alla porta spalanca a Muner la strada verso la porta avversaria. Il numero 11 bianconero è bravo a mantenere la freddezza necessaria davanti a Staffolo per calare il poker. A quel punto il match era praticamente chiuso, ma un leggero calo fisico ma soprattutto mentale della Moggese rincuorava l’Ancora che nel giro di 4’ (dal 22’ al 26’) trovava la via della rete prima con un prepotente spunto di Hoxhallari e poi con Cecotti che all’altezza del secondo palo correggeva in porta un tiro cross di Cattarinussi. La Moggese a quel punto si impauriva rischiando di venire ancora trafitta dai tentativi di Romano e Kokalla. Nel momento più difficile era Revelant, però, a rimettere le cose a posto, finalizzando un altro micidiale contropiede. Una traversa di Hoxhallari era l’ultimo sussulto dell’Ancora che si è svegliata troppo tardi: a Forni di Sotto, a giocarsi la finale col Bordano, ci va la Moggese.