OVARESE-CAMPAGNOLA 0-3
GOL: pt 7’ Galante, 10’ Garlatti (R), 23’ Paolucci.
OVARESE: Nadalin, Cencini, Rotter (16’st Flavio Fruch), Quercioli (39’pt Primosig), Campetti, Bassanello, Antonio Gloder, Diego Fruch, Josef Gloder (39’st Di Qual), Pellegrina, Felice. All. Massimiliano Brovedani.
CAMPAGNOLA: Santuz, Fabiani (9’st D’Argenio), Luca Vicenzino, Pugnetti, Zucca, Galante (24’st Toffoletto), Simone Vicenzino, Garlatti, Paolucci (20’st Mazzolini), Spizzo (33’st Machì). All. Massimo Marangoni.
Arbitro: Rausa di Udine.
Note: ammoniti A.Gloder e Spizzo. Angoli 7-5 per l’Ovarese. Recupero: 3’+3’.
di BRUNO TAVOSANIS
OVARO Un Campagnola a due facce quello visto oggi in Spin. Devastante nel primo tempo (la mezz’ora iniziale in particolare), quando sembrava ci fossero un paio di categorie di differenza tra le squadre; quasi spenta nella ripresa, forse convinta di aver già risolto la pratica. Non è la prima volta che accade e Marangoni dovrà lavorare soprattutto sulla testa dei suoi ragazzi per far capire loro che i cali di tensione non sono ammissibili se si vuole puntare al massimo risultato. Perchè sarà pure molto presto, ma un pensierino a “quella cosa là” è inevitabile farlo. Di certo il Campagnola della prima parte del match ha davvero impressionato per gioco, qualità dei suoi uomini e ritmo, tanto che qualcuno ad Ovaro ha temuto di rivivere i fantasmi dello 0-8 con il Cavazzo di due settimane prima. Invece l’Ovarese, anche se ormai a giochi fatti, ha avuto il merito di reagire, giocando un secondo tempo davvero all’altezza e costruendo diverse occasioni, tanto che lo 0 sul tabellino non rende giustizia alla sua prova. Certo, la classifica non è rassicurante (ultimo posto assieme all’Illegiana), ma intanto i biancazzurri di Ovaro hanno messo da parte il trittico monstre (Cavazzo, Folgore, Campagnola) e da sabato prossimo a Lauco l’obiettivo è ricominciare e mettere i mattoncini che portano alla salvezza.
Si diceva di un super Campagnola nel primo tempo. I gemonesi danno la sensazione di voler mettere subito le cose in chiaro e al 7’ arriva il vantaggio firmato dal superduo arrivato in questa stagione: Garlatti serve a Galante un pallone all’interno dell’area, che il centrocampista finalizza al meglio. Passano 3’ e Simone Vicenzino finisce giù nel contrasto con Campetti: l’arbitro Rausa, alla sua prima volta nel Carnico, assegna il rigore, che Garlatti non sbaglia. Il Campagnola non molla un centimetro, le sue giocate sono veloci ed efficaci e così al 23’ Paolucci, dopo un’azione caparbia, piazza il pallone nell’angolino basso alla sinistra di Nadalin. Un quarto di partita e il discorso sembra già chiuso. La formazione di Marangoni dà la sensazione di controllare il gioco a piacimento, con l’Ovarese che non riesce a reagire e al 38’ Garlatti sfiora il poker mandando di poco a lato sul primo palo. Come non bastasse, al 39’ Quercioli esce per infortunio e Brovedani decide di cambiare tatticamente la sua squadra, inserendo al suo posto la punta centrale Primosig, passando dal 4-4-2 al 4-3-3, con il nuovo entrato supportato da Josef Gloder e Felice, mentre Diego Fruch affianca al centro della difesa Campetti. Una mossa che darà i suoi frutti e al 43’ Pellegrina piazza una super verticalizzazione mettendo Josef Gloder solo in posizione centrale davanti a Santuz, che in uscita obbliga il bomber di casa a calciare velocemente, fallendo il bersaglio di metri.
L’Ovarese resta pochissimo tempo negli spogliatoi e rientra subito in campo, quasi a voler rendere evidente che ha una gran voglia di provarci. E infatti la ripresa vede costantemente i padroni di casa in avanti, con Santuz che al 3’ deve alzare sopra la traversa la conclusione di Primosig, mentre al 4’ Antonio Gloder da buona posizione manda a lato. Al 17’ clamorosa chance peri Josef Gloder, che sul corner sul secondo palo di Flavio Fruch si trova un pallone d’oro a due passi dalla porta ma manda sul fondo, mettendosi subito dopo le mani sui capelli, consapevole della grande occasione mancata per rientrare nel match. A proposito di Flavio Fruch, il suo ingresso in campo al 15’ porta a un nuovo cambio tattico, un 3-1-3-3 molto offensivo, dove l’1 è Pellegrina (tra i migliori). Il Campagnola non riesce a reagire, subisce le iniziative avversarie e fa fatica ad avvicinarsi all’area ovarese. Così al 23’ è ancora provvidenziale Santuz a bloccare in due tempi il destro dal limite di Josef Gloder, mentre dall’altra parte si segnala la conclusione alta di poco di Garlatti al 31’. L’Ovarese prova a segnare almeno un meritato gol, ma anche Felice deve rinunciare all’idea, mandando fuori una punizione. L’ultimo atto al 44’, quando Luca Vicenzino vede fuori dai pali Nadalin e da centrocampo, non lontano dalla linea laterale, cerca la porta, con la palla che esce davvero di poco. Finisce 3-0, la marcia del Campagnola continua.