I voti della Seconda Categoria

di MASSIMO DI CENTA

Tempo di bilanci al termine del campionato. Dopo quelli della Terza, oggi proponiamo i voti delle 13 squadre di Seconda Categoria.

SAPPADA  9

Stagione perfetta, impreziosita da un primo posto assolutamente meritato. Una rosa ricca e con molti giocatori più o meno sullo stesso livello. Almeno tre top (Puntil, Neri ed Albore) ed una manovra sempre brillante e funzionale. La buttiamo lì: se la rosa rimane questa anche per il prossimo anno, i biancazzurrI potranno fare grandi cose anche in Prima.

ILLEGIANA  8

Qualche alto e basso nel corso della stagione, evidenziato anche negli scontri diretti, ma nel complesso i neroverdi sono stati quasi sempre nelle prime posizioni. I gol di Matteo Iob, il fosforo e la personalità di Ado Agostinis e la grinta di chi ha tirato la carretta tutto l’anno sono stati determinanti per portare i “boitos” in Prima, evitando, all’ultima giornata, la trappola degli spareggi.

Giacomo Fabiani (Velox)

VELOX  7,5

L’ultimo posto utile è stato agguantato nello spareggio di Amaro. La squadra ha sempre dato l’impressione di potercela fare, ma ogni tanto si è persa, anche a causa della giovane età di molti dei suoi interpreti. Una società organizzata ed un allenatore come Ivano Gressani che conosce l’ambiente ma non si è fatto sopraffare. Il titolo nel campionato Allievi non è soltanto un risultato sportivo positivo, ma la filosofia giusta per assicurare continuità e futuro.

FOLGORE 7,5

Una rosa non ricchissima, decimata da molti infortuni, ma uno spirito indomito che si è palesato anche nello sfortunato spareggio di Amaro. Crediamo che giocarsela fino alla fine sia stato davvero andare oltre i propri limiti e per questo, nonostante la mancata promozione, la stagione resta assolutamente positiva. Inspiegabili certe sconfitte con squadre di bassa classifica, cosa che denota poca personalità di squadra. Ma con l’organico al completo, probabilmente, adesso racconteremo un’altra storia.

Stefano Selenati (Paluzza)

PALUZZA 8

In molti si stupiranno di un voto più alto rispetto a chi è andato su. Ricordiamo però che il Paluzza è una neo promossa e fino al 35’ del secondo tempo dell’ultima partita di campionato era promosso dopo una partita sontuosa a Paularo. Squadra fortissima dal centrocampo in su, ha sofferto forse qualcosa nel pacchetto arretrato, composto per altro da elementi di prospettiva ma ancora con poco pelo sullo stomaco. Ci sembra giusto, in questo contesto, sottolineare il buon lavoro di Max Brovedani.

VAL DEL LAGO 6

Ad un certo punto sembrava che la formazione di Alesso potesse inserirsi nella lotta la vertice. Qualche passaggio a vuoto ha però disinnescato qualsiasi ambizione, tanto che il passo verso la lotta salvezza è stato brevissimo. Bravo il tecnico Biasizzo a non perdere la testa e a scuotere la squadra quando il contraccolpo psicologico nel passare dalla padella alla brace avrebbe potuto essere pericoloso.

Manuel Moroldo (Lauco)

LAUCO 7

Altra neo promossa che si è fatta valere: non sempre il passaggio dalla Terza alla Seconda è assorbito con disinvoltura. La saggezza ed il buon senso di Spiluttini hanno fatto sì che la squadra mantenesse sempre un certo equilibrio: nessuna impresa clamorosa ma neanche tanti crolli e l’equilibrio paga sempre. Un mese di settembre complicato, ma gli arancioni hanno saputo “neutralizzarlo” con le vittorie esterne contro Ardita e Timaucleulis. Punti “facili”, d’accordo, ma facile non lo è mai quando devi fare risultato ad ogni costo.

RAVASCLETTO 7

A pochi giorni dall’inizio della stagione non era nemmeno sicuro di iscriversi: aver raggiunto la salvezza è davvero un grande risultato. Una rosa davvero risicata ma ognuno alla fine ha fatto il proprio dovere. La salvezza matematica è arrivata nel finale di campionato solo perché nelle ultime partite i biancoverdi hanno un po’ mollato (la sconfitta col Timaucleulis ed il pareggio con l’Ardita ne sono una conferma).

VERZEGNIS 6,5

Salvezza raggiunta all’ultima giornata ma non per questo immeritata. Paolo Di Lena non ha esitato a calarsi dalla panchina al campo e molte sue giocate sono risultate decisive. Forse in riva al lago si aspettavano qualcosa di più, ma per come si era messa, la permanenza in Seconda è un risultato importante.

Giuseppe Buonaiuto (Tarvisio)

TARVISIO 5

Per i biancazzurri si potrebbe fare pari pari il discorso della Val del Lago. Da possibili protagonisti nella lotta al vertice, i tarvisiani si sono ritrovati impelagati nella lotta salvezza: la vittoria in casa della Folgore ha risolto i problemi accusati fin lì, ma rimane una stagione deludente in rapporto ad una rosa che sembrava potesse avere maggiori ambizioni, con le prime giornate che avevano confermato la bontà dell’organico.

STELLA AZZURRA 5

Paradossale che la squadra col bomber assoluto del Carnico (Daniele Iob) alla fine retroceda. L’ennesima dimostrazione che il calcio resta uno sport di squadra. E’ vero che qualche defezione non ha aiutato Mascia, ma le premesse di una salvezza tranquilla, accompagnata da quella manovra che l’anno prima aveva colpito molti osservatori, sembravano potessero esserci.

Giuliano Candoni (Timaucleulis)

ARDITA 5

A Forni Avoltri nessuno si nascondeva la difficoltà di restare in Seconda, anche per il solito problema che si presente ogni anno: quello di mantenere una rosa in grado di assicurare continuità di rendimento. La squadra ha sempre lottato e di questo bisogna dare atto a “Micio” Romanin. Ma le lacune a livello di organico erano troppo evidenti.

TIMAUCLEULIS 4,5

Quanto detto per l’Ardita vale anche per i timavesi: la retrocessione sarebbe arrivata anche l’anno prima se non ci fosse stata la penalizzazione del San Pietro. Giacomo Di Bello lo aveva ampiamente previsto, ma non aveva il dono di fare miracoli. Chiaro che una volta scivolati verso il fondo classifica, i “caprioli” hanno anche un po’ mollato e per questo non devono stupire i pochi punti realizzati: senza stimoli vengono meno anche i buoni propositi.

(nella foto di copertina l’Illegiana)

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