Il Carnico si riaccende con tante novità, a partire dai gironi

di MASSIMO DI CENTA

È stato il Teatro “Candoni” di Tolmezzo la sede dell’incontro tra i vertici regionali della Figc e le società del Carnico, per tracciare il programma di quello che sarà la stagione 2021. Presenza massiccia (unica assente il Paluzza, non propriamente una bella figura…) e tante proposte, tante novità, ma il tutto vissuto in un clima di grande precarietà ed incertezza, con questa pandemia che ancora incombe sulle nostre giornate. L’incontro è stato anche l’occasione per cercare di ricucire i rapporti che si erano decisamente lacerati tra il Comitato Regionale e le società carniche. 

Ad aprire gli interventi il Sindaco tolmezzino Francesco Brollo, che ha fatto gli onori di casa: nel suo discorso ha sottolineato che questo è il momento più difficile vissuto dal Carnico da quando è stato istituito. Prima di tutto per un discorso di socialità (e qui a pagare il prezzo più alto sono i bambini) e poi anche sotto l’aspetto economico, perché il campionato assume rilievi importanti nella microeconomia del territorio. Concludendo il suo intervento, il primo cittadino del capoluogo ha ribadito con fermezza di mettersi a disposizione per qualsiasi iniziativa che lo dovesse coinvolgere, auspicando di trovare una soluzione per riprendere l’attività. Un intervento in linea con lo slogan della serata, “riaccendiamo il Carnico”.

È stata poi la volta del presidente regionale della LNF FVG Ermes Canciani. Il massimo dirigente è voluto ritornare sull’assenza delle società carniche all’Assemblea elettiva di Lignano, spiegando che per motivi organizzativi non c’era stato il tempo per un incontro in Carnia per presentare squadra e programma. Dopo aver parlato di un progetto che prevede uno scudo per i presidenti in tema di responsabilità (con polizze assicurative di cui dovrebbe farsi carico la Lega Nazionale Dilettanti), ha infine ha toccato il tema delle visite mediche, condizione necessaria per poter partecipare all’attività agonistica. In considerazione dell’emergenza sanitaria ha promesso un allargamento per le convenzioni con le strutture sanitarie in regione. 

Molto fermo nelle sue promesse di impegno per i prossimi anni in un momento così difficile è stato il consigliere regionale di riferimento per il calcio carnico Francesco Sciusco, il quale ha esortato i presidenti presenti ad essere compatti, lasciando l’unico momento di rivalità al terreno di gioco. Fuori dal campo occorre coesione e partecipazione condivisa per affrontare i problemi. 

Sono poi intervenuti nella discussione alcuni presidenti, a cominciare da quello del Cavazzo Dario Zearo, che dopo aver ringraziato Canciani per la presenza, ha voluto motivare l’assenza a Lignano con il fatto che il mondo del Carnico si è sentito abbandonato e che l’unico strumento usato per la comunicazione tra federazione e società è stat la chat di gruppo voluta da Flavia Danelutti. Rispondendo a Canciani sul tema delle visite mediche, Zearo ha ricordato che in Carnia esiste una sola struttura disponibile che però ha assicurato le proprie prestazioni per un solo giorno alla settimana. Il presidente dell’Ancora Omar D’Agaro ha ripetuto più o meno gli stessi concetti di Zearo, attribuendo ad errori di comunicazione la latitanza dei vertici federali nei confronti del calcio della montagna. Più vivace l’intervento del presidente del Campagnola Stefano Marmai, il quale ha sottolineato il fatto che non essendosi svolto il campionato, si sarebbe potuta fare una riunione nel mese di ottobre per confrontarsi sui problemi passati e futuri. Infine, il massimo dirigente dell’Illegiana Manlio Iob ha chiesto garanzie per la conclusione nel caso di partenza del campionato, senza ripetere la sospensione dei tornii come accaduto lo scorso anno nei campionati regionali.

Alla fine, è stato spiegato il progetto del commercialista Alberto Rigotto. Il suo studio ha messo insieme un’analisi che coinvolge tutte le società del Carnico, alle quali chiederà costi e ricavi per stilare un documento di base da presentare alla Regione per ottenere ristori. Il progetto vuole evidenziare che il Carnico, oltre ad un aspetto prettamente agonistico, ha anche risvolti sociali ed economici interessanti che meritano un esame accurato da parte degli enti locali.

I componenti della Delegazione di Tolmezzo

Pezzo forte della serata, naturalmente, è stato l’intervento del capo Delegazione di Tolmezzo Flavia  Danelutti.  Dopo aver presentato i componenti della struttura (due ritorni, quelli di Nereo Dario e Claudio Picco, e due novità, Alba Capellari e Andrea Longo) la Danelutti ha presentato il nuovo format del campionato. Non ci sarà la Coppa Carnia ed il campionato (che dovrebbe partire a maggio, con date da definire e ferme restando le regole imposto dai DPCM che verranno emanati) sarà articolato su un girone di Elite con 14 squadre e due gironi da 12 squadre, denominati Promozione A e Promozione B, che tengono conto di criteri geografic. All’Elite parteciperanno: Arta, Cavazzo, Cedarchis, Cercivento, Mobilieri, Ovarese, Pontebbana, Real I.C., Trasaghis, Villa, alle quali si aggiungeranno le promosse dell’ultimo torneo disputato, vale a dire Illegiana, Sappada e Velox, più la Folgore ripescata (dopo essere stata sconfitta nello spareggio con la Velox) per rimpiazzare la Nuova Osoppo che non si è iscritta . 

Nel girone di Promozione A ci saranno Ampezzo, Ardita, Ancora, Audax, Comeglians, Edera, La Delizia, Lauco, Paluzza, Ravascletto, San Pietro e Timaucleulis. Nella Promozione B Amaro, Bordano, Campagnola, Fusca, Castello, Moggese, Stella Azzurra, Tarvisio, Val del Lago, Val Resia, Verzegnis e Viola. 

La formula prevede come vincitrice del campionato la prima classificata nell’Elite, con la retrocessione delle ultime 4. Dai due gironi salirà direttamente la prima classificata, mentre le altre due promosse saranno le vincitrici dei play off nei rispettivi gironi con confronti tra la seconda e la quinta e la terza contro la quarta.

Interessanti anche i premi legati all’utilizzo dei giovani, che non sarà obbligatorio, ma garantirà sostegni economici con modalità ancora da definire. 

Il tutto naturalmente in attesa che la Federazione esprima il proprio parere favorevole, affinche davvero si possa riaccendere il Carnico!

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