Chiementin: «A Cavazzo c’è grande voglia di riscatto»

di MASSIMO DI CENTA

Riscatto: è questa la parola d’ordine del Cavazzo che inizierà la prossima stagione col ruolo, che ormai gli si addice da qualche anno, ovvero quello di essere tra le favorite. La pensa allo stesso modo Mario Chiementin, che dalla panchina guiderà la truppa viola.

«È vero, dobbiamo parlare di riscatto e non soltanto dal punto di vista sportivo – conferma –, perché l’eliminazione dello scorso anno in Coppa è stata una sconfitta anche sul piano dell’immagine. Al netto dei torti che possiamo aver subito, una grande squadra non può perdere la testa»

Tra volti nuovi e qualche partenza, ci sembra una rosa comunque profonda, quella che la società ti ha allestito, vero?
«In effetti ci sono stati molti movimenti: non ci saranno più Edi Mainardis, passato all’Amaro, Gabriele Marcon, Stefano Guenzi, Angelo Dionisio, che comunque rimane a darmi una mano come aiuto allenatore, e Gabriele Canci, che ora fa il secondo all’allenatore Mascia alla Gemonese. Ci sono poi i nuovi, ovvero Alex Danna, Pietro Urban e Matteo Copetti dal Tolmezzo, Andrea Bellina dal Venzone, Ferataj dalla Viola e Yuri Miolo dal calcio amatoriale. A questi vanno aggiunti i rientri in qualche modo di Elia Brovedan, Federico Ursella e Cimador».

A proposito di Brovedani, Cimador e Urban, come prosegue la loro riabilitazione dopo gli infortuni?
«Hanno lavorato molto in palestra questo inverno e credo che da metà aprile potranno intensificare il lavoro sul campo per essere pronti prima possibile».

Un organico, insomma, che risponde alle tue esigenze?
«Assolutamente sì. Ho tante alternative e questo mi permetterà di adeguarmi alle situazioni che si presenteranno nell’arco della stagione. Inoltre la molte alternative mi permetteranno variazioni sul tema tattico: di solito preferisco il 4 – 3 – 3, ma in certi frangenti avrò la possibilità di cambiare modulo».

Ci sembra un Cavazzo dall’età media notevolmente abbassata.
«È chiaro che giocheremo per vincere, ma l’obiettivo societario è anche quello di inserire molti ragazzi per dare continuità e futuro e dare un senso a tutto il lavoro che si sta facendo a livello di settore giovanile».

Che clima si respira intorno a questo Carnico che sta ripartendo nella normalità?
«Un clima bellissimo: vedo tanto entusiasmo in giro, tutte le squadre che organizzano amichevoli. C’è voglia di calcio e di normalità».

Sappiamo della tua ambizione di allenare nel calcio regionale: se in estate si dovesse arrivarti una proposta dall’Eccellenza, per esempio, cosa faresti?
«Accetterei e la società lo sa benissimo: abbiamo messo le cose in chiaro fin dall’inizio, come è giusto che sia».

TUTTE LE INTERVISTE AGLI ALLENATORI

Max Brovedani (Edera)
Sandro Beorchia (Ovarese)
Marco Fabris (Pontebbana)
Franco Romano (Lauco)
Giacomo Di Bello (Paluzza)
Cristian Gobbi (Arta Terme)
Ivan Gressani (Velox)
Maurizio Talotti (Audax)
Francesco Marini (Real)
Giuliano De Conti (Comeglians)
Andrea De Franceschi (Ravascletto)
Stefano Maggio (Velox U23)
Claudio Fortunato (Val Resia)
Giancarlo Peirano (Stella Azzurra)
Gilberto Buzzi (Mobilieri)
Alberto Brollo (Fusca)

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