FINALE DI COPPA, CAVAZZO-VILLA A 360°

di MASSIMO DI CENTA

Il Cavazzo

Cavazzo – Villa, in programma mercoledì 7 agosto alle 20 ad Osoppo, è il replay di una finale di Coppa Carnia già vista due a fa nella notte di Pesariis. Anche stavolta, come nel 2017, esiste un favorito, il Cavazzo, ma i viola farebbero bene a ricordare le ultime due finali giocate (e perse) proprio contro Villa ed Ovarese. Fermo restando che una finale fa sempre storia a sé, è chiaro che nelle valutazioni di un pronostico si debba tener conto del valore assoluto degli organici e dell’andamento della stagione. Anche alla luce di questi parametri, però, il Cavazzo resta favorito.

CAMPIONATO

Il dominio viola, nel torneo, è certificato dai numeri: delle 16 partite giocate la formazione di Chiementin ne ha vinte 15, perdendo una sola volta, totalizzando 45 punti, con 58 gol fatti ed appena 5 subiti. Il vantaggio sulla seconda, i Mobilieri, è di 5 punti, mentre è abissale il vantaggio sulla terza, il Real, che viaggia 19 punti dietro.
Il Villa è sesto in classifica, con 6 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte, con un distacco di 21 punti dalla capolista. I gol fatti sono 32, quelli subiti 26.

COPPA
Il Villa

In Coppa, il divario è meno netto, nel senso che le due finaliste sonno arrivate all’epilogo vincendo tutte le partite disputate: Il Cavazzo ha superato la fase a giorni battendo Ravascletto, Val Resia e Val del Lago e poi eliminando via via il Verzegnis, il Tarvisio e il Cercivento.
Il Villa ha ottenuto tre vittorie nel girone con Moggese, Nuova Osoppo e Audax, per poi far fuori nelle gare ad eliminazione diretta Trasaghis, Paluzza, e Ovarese.

CONDIZIONE

Entrambe le squadre stanno attraversando un buon momento dal punto di vista fisico. Inoltre, particolare non trascurabile, i due tecnici dovrebbero avere a disposizione la rosa al completo. Da un punto di vista psicologico, i viola sono nella condizione in cui si trovano tutte le squadre favorite, ovvero potrebbero avvertire il peso del pronostico, anche se negli anni sono abituati a saper gestire questo tipo di situazione.

Al contrario il Villa ha la mente più libera, nel senso che un’eventuale sconfitta rientrerebbe nella non sempre assoluta logica del calcio. Però, nel contempo, la squadra arancione sa perfettamente che questa partita può valere una stagione, soprattutto dopo un campionato che non la vede tra i protagonisti per la lotta al titolo, quando magari le ambizioni erano sicuramente diverse.

PRESIDENTI
Dario Zearo (Cavazzo)

Dario Zearo è alla guida del Cavazzo dal 2006 ed il suo mandato è infarcito di successi. La sua più grande qualità è quella di essere molto rappresentativo, rispondendo in pieno all’istituzionalità del ruolo, retaggio, evidentemente, del suo passato politico che lo ha visto per anni Sindaco di Tolmezzo. Una fitta rete di conoscenze ed una percezione assoluta negli ambiti in cui opera sono capacità da tenere in grande considerazione.

Enzo Dorigo, presidente del Villa dal 2000, è il classico presidente sanguigno, ma nel senso buono del termine. Considera la squadra alla stregua di una famiglia e la sua vena polemica non è mai fine a sé stessa. Negli anni di presidenza ci ha messo impegno e risorse ed anche se dal punto di vista dei risultati è fermo alla Coppa Carnia conquistata nel 2017, la sua passione non è mai venuta meno.

Enzo Dorigo (Villa)
ALLENATORI

Mario Chiementin è uno che ama la tattica. Leggende di spogliatoio narrano che durante le sedute di allenamento spieghi e ripeta le cose fino allo sfinimento. Sa stare coi giocatori ed accetta sempre le decisioni della società, alla quale non ha mai chiesto espressamente un giocatore. Dai suoi giocatore pretende rispetto delle regole e correttezza nei rapporti.

Raffaele Maisano è uno dei più grandi conoscitori di calcio della Carnia in particolare ma anche di quello regionale, vista l’esperienza maturata in tanti anni sulla panchina del Tolmezzo. Persona pacata, una di quelle che non perde mai le staffe e grazie a questo carattere riesce anche a ricucire situazioni difficili. Tatticamente è pieno di soluzioni e intuizioni in grado di creare l’effetto sorpresa per gli avversari.

FORMAZIONI
Riccardo Dominici (Cavazzo)

Addentrarsi nelle intuizioni delle scelte dei due tecnici è esercizio difficilissimo. Chiementin e Maisano sono talmente abili a saper gestire e preparare qualsiasi tipo di modulo. Proviamo a buttare lì due undici iniziali, ben sapendo che quasi di sicuro non corrisponderanno alle liste gara che verranno consegnate all’arbitro.

Il Cavzzo potrebbe schierarsi con il collaudato 4 -3 – 3 che prevede Dominici (portiere di Coppa) tra i pali, e una linea difensiva composta da Coradazzi, Marco De Barba, Mainardis e Cimador (ma Treleani al centro e Lestuzzi , più esperto rispetto a Cimador, a sinistra, potrebbero avere possibilità). Nel mezzo, Andrea De Barba, Cescutti e Canci (o Tosoni). Tridente con Burba, Marcon (o Dionisio fresco di ferie) e Nait. Da non sottovalutare però anche un ricorso al 3 – 4 – 1 – 2, visto nella vittoriosa trasferta di Trasaghis domenica scorsa.

Maisano, da parte sua, potrebbe optare per un 4 – 5 – 1 con Zozzoli tra i pali, Ortobelli, Manuel Guariniello, Moroldo e Arcan dietro; nel mezzo Gabriele Guariniello, Pochero, Domenico Felaco , Agostinis e Alessio Felaco con Battistella unica punta. Un posto però, a centrocampo, potrebbe trovarlo anche Sopracase, per le maggiori doti di interdizione.

Ricordando la semifinale di Ovaro, quando l’ex tecnico del Tolmezzo rinunciò alla punta centrale confondendo le idee a Beorchia, si potrebbe ipotizzare anche uno schema diverso, soprattutto perché tra gli arancioni ci sono molti giocatori in grado di assicurare affidabilità offensiva pur non essendo punte nel vero senso del termine.

UOMINI CHIAVE
Roberto Agostinis (Villa)

​Tanti, davvero tanti. L’imprevedibilità di Burba, l’efficacia di Nait, le soluzioni da fuori di Andrea De Barba, l’esperienza di Dionisio e l’effervescenza di Marcon sono armi importanti per Chiementin. Dall’altra parte, l’estro di Gabriele Guariniello (immarcabile se ha la luna giusta), lo stato di forma di un Roby Agostinis quest’anno davvero giocatore completo , i tempi di inserimento di Domenico Felaco, l’estro di Alessio Felaco ed il lavoro sporco di Battistella per chi arriva da dietro sono variabili preziose per Maisano.

LA SEDE

Osoppo è impianto splendido per terreno e logistica degli spogliatoi. Qualche perplessità ha destato la capienza delle tribune, ma quel vulcano di idee del presidente della Nuova Osoppo Peretto alla fine di certo troverà le soluzioni giuste. Da un punto di vista geografico, il campo di via Batterie è meta facilmente raggiungibile dal comprensorio udinese e quindi le eventuali defezioni di pubblico della Carnia troverà la giusta compensazione.

L’ARBITRO
Nicole Puntel

Diciamocelo francamente, la designazione di Nicole Puntel è una scelta coraggiosa. La direttrice di gara è preparata e competente, su questo non c’è dubbio. Sono in molti a pensare che la parte più difficile del suo compito sarà gestire una tensione agonistica che dovesse salire nel corso del match. L’importante è che alla fine, qualsiasi giudizio verrà espresso su di lei, dovrà riguardare il suo operato di arbitro e non di arbitro donna. Del resto, ci apprestiamo a vivere un’esperienza simile alla vigilia di Ferragosto quando Stephanie Frappart, direttrice di gara francese, sarà chiamata a dirigere la finale di Supercoppa europea tra Chelsea e Liverpool e la cosa potrebbe aver invogliato in qualche modo i vertici A.I.A. tolmezzini a prendere una decisione in tal senso. La Puntel avrà come collaboratori Davide Benedetti e Giordano Maieron, con Jessica Mecchia a fungere da quarto ufficiale, nel pieno rispetto delle quote rosa.

(nella foto di copertina di Alberto Cella, una fase del match di campionato)

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-I numeri della finale
-Tutto pronto ad Osoppo per la finale
-Nicole Puntel arbitra la finale
-La finale del capitano: Riccardo Moroldo
-La finale del capitano: Andrea De Barba
-La finale live su RSN e Carnico.it
-Le previsioni meteo per il giorno della finale

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