Marangoni: «Il Campagnola mi ha subito coinvolto»

di MASSIMO DI CENTA

Massimo Marangoni sarà uno dei volti nuovi della prossima stagione: toccherà a lui infatti guidare il Campagnola, retrocesso in Seconda al termine dello scorso campionato. Per Marangoni è l’esordio nel Carnico dopo aver guidato, in passato, il Montenars nel “Collinare” e l’Arteniese, passando anche per l’esperienza di allenatore in seconda a Buja, prima con Veritti e poi con Negyedi, e poi concludere nello scorso novembre, sempre a Buja, da direttore tecnico.

Massimo, come sei arrivato nel Carnico?
«Intanto chiariamo che io nel Carnico ci sono già stato: esattamente nel 1998, terzino proprio del Campagnola, in Seconda categoria. Un anno solo, ma ho conservato un bellissimo ricordo. Per questo quando il ds Max Forgiarini mi ha contattato per propormi di guidare i biancazzurri non ho esitato un solo momento. E devo dire che non ci ha messo nemmeno molto a convincermi. Sono bastati due minuti, le parole giuste e subito ci siamo accordati. Mi ha convinto il suo entusiasmo, la voglia matta di tornare subito in Prima. È riuscito immediatamente a coinvolgermi, a farmi sentire parte del progetto».

Quale sarà secondo te l’aspetto nuovo di allenare nel Carnico piuttosto che nei campionati regionali?
«A questa domanda saprò rispondere dopo aver fatto qualche allenamento. Così, di getto, posso dire che mi incuriosisce la differenza che c’è tra gli allenamenti che si fanno in inverno e quelli che si fanno in estate. Poi, la grande caparbietà che ci sarà durante le gare: quando andavo a vedere partite del Carnico, le squadre non si arrendevano mai, sembrava che i match durassero 100 minuti». 

Ci parlavi della voglia che c’è nell’ambiente di tornare subito in Prima. Allora vuol dire che la società si è data da fare sul mercato?
«Direi proprio di sì e probabilmente c’è ancora qualche colpo in canna. Se ne sono andati, rispetto allo scorso anno, Dibrani, Simone Forgiarini, Denis Stefanutti, Komac, Andrea De Cecco e Daniele Candido. Ma sono arrivati tanti nuovi, con attenzione particolare a tutti i reparti: David Di Monte e Ivan Petris per il ruolo di portiere. In difesa, Stefano Dereani, Stefano Bassetti, Andrea Quercioli e Marco Cafarelli, per il centrocampo Cristian Casco, Nicola Londero e Loris Serafini. Infine, per il reparto offensivo, Daniele Petruzzi, Emiliano Picco e Daniele Iob». 

I divieti imposti dai decreti governativi non ti hanno consentito neanche di iniziare gli allenamenti. Come hai ovviato a questa situazione?
«Mi ero predisposto un programma, ora è chiaro che andrà rivisto, perché ci sarà pochissimo tempo per la preparazione, ammesso che si inizi davvero il 25 aprile. Ho dato ai giocatori un programma di allenamento individuale, raccomandandomi il rispetto delle regole. Servirà a sciogliere un po’ i muscoli, poi vedremo».  

Come farai giocare il tuo Campagnola?
«Saranno i primi allenamenti a svelarmi le caratteristiche dei miei giocatori. Generalmente mi piace adottare il 4-3-3, di base. Ma vediamo se potrò farlo come intendo io. Una cosa è certa: non prescindo mai dalla difesa a 4, perché comunque dà equilibrio e costituisce la base del mio credo tattico».

E la società cosa ti ha chiesto?
«Sono stati abbastanza espliciti: un campionato di vertice. La retrocessione dello scorso anno ha lasciato scorie pesanti da cancellare ed una grossa delusione. Ma io so, che pur avendo una squadra sufficientemente attrezzata, ci sarà da battagliare ogni domenica. Spero di assimilare subito quella mentalità da Carnico che serve ad ottenere risultati immediati. Dovrò essere bravo ad assorbirla e a trasmetterla ai miei giocatori». 

Massimo, ma secondo te, quando si inizierà a giocare?
«Non chiedetemi previsioni, qui è tutto ancora in evoluzione, non ci si capisce molto. Leggendo l’intervista del Delegato Figc di Tolmezzo, Marino Corti, sono assolutamente d’accordo con lui quando parla di cambi illimitati in Coppa Carnia. Servirebbe a poter far giocare un po’ tutti per raggiungere una condizione generale accettabile. Aldilà però dell’aspetto puramente sportivo, spero che si inizi presto, perché significherebbe il ritorno alla vita normale».

 

Le altre interviste con gli allenatori:

6) Maurizio Colosetti – Verzegnis
5) Sandro Beorchia – Ovarese
4) Cristian Gobbi – Arta Terme
3) Adriano Ortobelli – Villa
2) Franco Romano – Lauco
1) Giuliano De Conti – Comeglians

 

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