De Franceschi (Arta): «Puntiamo a una classifica tranquilla facendo crescere i giovani»

di MASSIMO DI CENTA

Andrea De Franceschi torna ad Arta dopo la parentesi da giocatore nei primi anni del Duemila. Ma prima di parlare della nuova avventura che lo aspetta, ci tiene subito a precisare un aspetto.
«Approfitto per ringraziare pubblicamente la dirigenza, i giocatori e i tifosi del Ravascletto per il percorso fatto insieme negli scorsi anni – dice -. È stata un’esperienza importante della quale andrò sempre fiero»

Il presente, ora, si chiama Arta. Come sei arrivato sulla panchina rossoblu?
«Arta è un ritorno per me, dove ho militato da giocatore, periodo ricco di soddisfazioni. Posso dire, quindi, che è stata una scelta di cuore oltre che naturalmente tutta una serie di obiettivi condivisi con la società»

Come è venuto fuori il tuo nome?
«Collegamento importante con il passato è sicuramente il presidente Ettore Pittini, che è stato mio allenatore. Persona che stimo per bontà, competenza e per l’importantissimo lavoro che svolge a favore del settore giovanile, vero motore trainante del Carnico. Dopo i primi contatti con Giorgio Di Centa e il neo direttore sportivo Damiano Plozner, avevo subito capito che parlavamo la stessa lingua: far crescere i giovani, mantenendo una posizione di classifica tranquilla. Una società con grande attenzione ai giovani e le buone strutture sportive sono certo mi permetteranno di lavorare serenamente»

Soddisfatto del lavoro della dirigenza in relazione al mercato?
«L’addio al calcio giocato da parte di alcuni giocatori di grande valore per la società e le partenze di altri ci hanno impegnato sul fronte mercato. Siamo molto soddisfatti delle scelte fatte: l’arrivo di Pasta dal Tolmezzo e di Sgoifo, anche lui proveniente da stagioni nei campionati regionali, in attacco, quella di Rainis nel reparto arretrato e il ritorno del portiere Ponte dovrebbero garantire esperienza e qualità»

Intanto le prime risposte le avrai con la Coppa. A proposito che ne dici della formula? 
«La Coppa serve sì a fare la gamba, come si dice, ma la nostra ambizione sarà quella di andare più avanti possibile. Sulla formula, sinceramente, ho qualche dubbio ma spero di essere smentito»

Più in generale come vedi il movimento del Carnico?
«Mi piace sottolineare un aspetto che ritengo molto positivo, vale a dire il fatto di aver coinvolto, oltre alle società sportive, anche rappresentanti delle associazioni di arbitri e allenatori. Trovarsi con lo scopo di migliorare l’organizzazione e la gestione del campionato è sicuramente un ottimo momento aggregativo per crescere».

Già pubblicati:

33) Maurizio Romanin (Ardita)
32) Sandro Clapiz (Edera)
31) Almir Dzananovic (Fusca)
30) Mario Chiementin (Cavazzo)
29) Carlo De Luisa (La Delizia)
28) Massimiliano Martina (Timaucleulis)
27) Massimo Cescutti (Ampezzo)
26) Marco Fabris (Pontebbana)
25) Giancarlo Peirano (Stella Azzurra)
24) Maurizio Talotti (Mobilieri)
23) Nicola Pontil (San Pietro)
22) Giacomino Radina (Cedarchis)
21) Luciano Patat (Verzegnis)
20) Francesco Marini (Real)
19) Giuliano De Conti (Comeglians)
18) Massimiliano Brovedani (Ovarese)
17) Giovanni Micelli (Val Resia)
16) Francesco Nodale (Cercivento)
15) Claudio Carnelutti (Il Castello)
14) Alberto Copetti (Viola)
13) Gianluca Mascia (Tarvisio)
12) Lucio Rapposelli (Amaro)
11) Marco Gollino (Trasaghis)
10) Giulio Di Prisco (Audax)
9) Angelo Spiluttini (Lauco)
8) Aurelio Picco (Bordano)
7) Franco Romano (Illegiana)
6) Stefano Maggio (Velox B)
5) Giacomo Di Bello (Paluzza)
4) Luca Craighero (Ravascletto)
3) Francesco Moser (Folgore)
2) Renzo Piller (Sappada)
1) Ivan Gressani (Velox)

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