Brollo: «Se ne riparla il prossimo anno»

di MASSIMO DI CENTA

Il Fusca riparte con Alberto Brollo. Dopo la retrocessione dello scorso anno ed una situazione societaria non semplicissima, lui è rimasto comunque, denotando un attaccamento alla squadra davvero encomiabile. 

Alberto, abbiamo scritto “riparte”, ma forse siamo stati ottimisti. Come la pensi?
«Non si giocherà. Anzi. Mi rendo conto che può sembrare un’esagerazione, ma personalmente ritengo che, se il campionato 2021 cominciasse nei tempi consueti e si svolgesse poi senza intoppi, potremmo già considerarci fortunati. Poter disputare regolarmente e in sicurezza una partita di calcio e in particolare del Carnico, con tutto ciò che implica, significherebbe che il problema sarebbe stato risolto. Differentemente sarebbe impensabile. Spero davvero che i fatti mi smentiscano, ma ad oggi la vedo così». 

Facciamo finta che si giochi e parliamo dell’organico che hai a disposizione. Ci sono state molte partenze da “Curiedi”, ma chi è arrivato?
«Elencare gli arrivi è un po’ difficile in quanto la rosa è praticamente cambiata del tutto. Abbiamo riscontrato purtroppo molte difficoltà nel trovare i giocatori., come già sottolineato tempo fa dal presidente, ma alla fine, grazie al ritorno di alcuni elementi che avevano meno spazio in altre squadre e grazie al contributo di Gianluca Nucera, che merita di essere menzionato, abbiamo tesserato alcuni amatori che ci hanno permesso di avere una rosa tutto sommato sufficiente per affrontare la stagione. Onestamente devo ammettere di non conoscere buona parte dei giocatori e quindi non posso esprimere un giudizio». 

Rimanere al Fusca è stato davvero una specie di atto d’amore. E la società cosa dice?
«Sul finire dello scorso campionato avevo deciso di non allenare quest’anno, per occuparmi di alcuni problemi familiari, ma avevo garantito al presidente che se la società si fosse trovata nel mese di febbraio senza allenatore, avrei comunque dato la mia disponibilità a seguire la squadra, conciliando i vari impegni. Purtroppo la scorsa stagione è stata per noi molto negativa, al di là della retrocessione che è un semplice risultato sportivo che ci sta sempre e va accettato senza drammi, sono emerse situazioni che hanno portato le strade della società e di molti giocatori, oltre che alcuni dirigenti, a separarsi. La cosa importante ora è quella di avere la maturità e l’umiltà di ridimensionare le aspettative strettamente legate ai risultati che, grazie alla presenza di tanti bravi giocatori, in questi ultimi anni sono stati sicuramente gratificanti, e consolidare la struttura dirigenziale, mantenendo in vita la società, mettendo magari in conto che ci potranno essere stagioni di transizione e forse deludenti come risultati, ma necessarie per poi ripartire con persone e motivazioni diverse. Il calcio è anche questo». 

Chiederti con che modulo giocherai (o avresti giocato…) è quindi retorica?
«È chiaro che bisogna sempre valutare bene le caratteristiche dei propri giocatori per vedere se sia redditizio giocare nel modo che riteniamo migliore. Fatto salvo questo discorso, io sono sempre stato un estimatore di allenatori come Zeman o come Galeone, spregiudicati e mai banali, in campo e fuori. Non sempre si riesce ad esprimere un gioco spettacolare, ci vuole tanta applicazione e, chiaramente, giocatori di qualità, anche al nostro livello. Però quando sei onesto con i giocatori e, senza la pretesa di voler inventare niente, riesci a “convincerli” a provare a fare cose a cui non sono abituati, anche passando da qualche risultato negativo, alla lunga i fatti di danno ragione. Ci vuole solo un po’ di coraggio e voglia di mettersi in discussione». 

 

Le altre interviste con gli allenatori:

26) Max Brovedani (Paluzza)
25) Massimiliano Martina (Bordano)
24) Claudio Carnelutti (Il Castello)
23) Paolo Di Lena (Cercivento)
22) Alberto Copetti (Viola)
21) Maurizio Romanin – Ardita
20) Gilberto Buzzi – Mobilieri
19) Remo Bergagnin – San Pietro
18) Silvano Agostinis – Ancora
17) Giacomino Radina – Cedarchis
16) Davide Pelli – Folgore
15) Maurizio Talotti – Illegiana 
14) Renzo Piller – Sappada
13) Francesco Marini – Real
12) Marco Fabris – Pontebbana
11) Claudio Fortunato – Val Resia 
10) Francesco Moser – Timaucleulis
9) Mario Chiementin – Cavazzo
8) Andrea De Franceschi – Ravascletto
7) Massimo Marangoni – Campagnola
6) Maurizio Colosetti – Verzegnis
5) Sandro Beorchia – Ovarese
4) Cristian Gobbi – Arta Terme
3) Adriano Ortobelli – Villa
2) Franco Romano – Lauco
1) Giuliano De Conti – Comeglians

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